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“Noi, il cibo, il nostro pianeta” A Parma una mostra sul clima

Inaugurata a Parma una mostra promossa dalla Fondazione Barilla. È il primo evento per la Capitale Italiana 2020 della Cultura. L’obiettivo è sensibilizzare sul tema dei cambiamenti climatici.

di Claudio Zeni
 
14 gennaio 2020 | 09:41

“Noi, il cibo, il nostro pianeta” A Parma una mostra sul clima

Inaugurata a Parma una mostra promossa dalla Fondazione Barilla. È il primo evento per la Capitale Italiana 2020 della Cultura. L’obiettivo è sensibilizzare sul tema dei cambiamenti climatici.

di Claudio Zeni
14 gennaio 2020 | 09:41
 

La mostra che ha dato l’avvio alle celebrazioni di Parma 2020 Capitale Italiana della Cultura, un percorso multidisciplinare e interattivo che punta a sensibilizzare le coscienze, mettendo al centro una corretta educazione, alimentare e ambientale, per mitigare i cambiamenti climatici e garantire un futuro alle prossime generazioni

Il taglio del nastro della mostra (Noi, il cibo, il nostro pianetaA Parma una mostra sul clima)

Il taglio del nastro della mostra

Sono stati il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, e Luca Barilla, per la Fondazione Barilla, i due protagonisti del taglio del nastro che ha dato l’avvio alle celebrazioni di Parma 2020 Capitale Italiana della Cultura.

L’evento ha coinciso con l’apertura al pubblico della mostra dal titolo “Noi, il cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile” promossa dalla Fondazione Barilla e realizzata con la collaborazione di National Geographic Italia, Sustainable Development Solutions Network Mediterranean (SDSN Med), Madegus, Civicamente, il contributo di un comitato scientifico multidisciplinare, la curatela di Codice Edizioni e con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Parma.

Un'immagine in mostra a Parma (Noi, il cibo, il nostro pianetaA Parma una mostra sul clima)
Un'immagine in mostra a Parma

Fino al 13 aprile gli spazi della Galleria San Ludovico (Borgo del Parmigianino, 2) e i Portici del Grano (Piazza Giuseppe Garibaldi, 1) ospitano un percorso esperienziale, che si propone di far comprendere il forte legame che esiste tra la tutela della nostra salute e quella del Pianeta, a cominciare da quello che mettiamo ogni giorno nel piatto. Un percorso multimediale che arricchisce il programma educativo “Noi, il cibo, il nostro Pianeta” inserito in un protocollo d’intesa col Ministero dell’Istruzione.

La produzione di cibo è infatti l’attività dell’uomo che contribuisce di più al cambiamento climatico (fino al 37%), superando il riscaldamento degli edifici (23,6%) e i mezzi di trasporto (18,5%). Ecco perché occorre ripensare il modo in cui produciamo il cibo. Un’esigenza che nasce anche da una previsione: da qui a trent’anni saremo circa 10 miliardi di persone sul Pianeta e questo renderà necessario produrre più cibo. Tuttavia, continuando a farlo con questo ritmo e in questo modo, i danni che arrecheremo al Pianeta saranno incalcolabili.

“Noi, il cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile” offre inoltre percorsi di approfondimento ai ragazzi: per le scuole è prevista un’esperienza ancora più formativa che va dalla visita guidata all’esposizione, fino a momenti ludico didattici presentati secondo il livello scolastico di appartenenza di ciascuna classe, con lo scopo di consolidare ulteriormente le conoscenze oggetto della mostra.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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