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Spiagge: sbloccate le concessioni I Balneari ottimisti sul turismo

Dal 60% dei Comuni via libera all’estensione al 2033 delle concessioni demaniali marittime, salvando quindi migliaia di imprese già messe a dura prova dalla pandemia. La burocrazia rallenta l’industria balneare, sì, ma i dati relativi alle prime prenotazioni sono molto buoni e fanno ben sperare .

di Gabriele Ancona
vicedirettore
04 luglio 2020 | 08:30
Spiagge: sbloccate le concessioni 
I Balneari ottimisti sul turismo
Spiagge: sbloccate le concessioni 
I Balneari ottimisti sul turismo

Spiagge: sbloccate le concessioni I Balneari ottimisti sul turismo

Dal 60% dei Comuni via libera all’estensione al 2033 delle concessioni demaniali marittime, salvando quindi migliaia di imprese già messe a dura prova dalla pandemia. La burocrazia rallenta l’industria balneare, sì, ma i dati relativi alle prime prenotazioni sono molto buoni e fanno ben sperare .

di Gabriele Ancona
vicedirettore
04 luglio 2020 | 08:30
 

Fra i primi a muoversi erano stati i toscani. Alessandro Tortorella commissario prefettizio del Comune di Follonica (Gr) il 24 giugno aveva firmato la delibera che dispone l’estensione delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2033, secondo quanto disposto dalla legge nazionale 145/2018. Un atto a cui in pochi giorni sono seguiti quelli di almeno il 60% dei Comuni italiani, sbloccando una situazione che rischiava di impedire ogni possinilità di ripresa del turismo balneare.

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Su 4mila km di coste idonee alla balneazione insistono circa 25mila concessioni demaniali legate a 12mila stabilimenti

Novità che hanbno fatto tirare un sospiro di sollievo alle migliia di aziende del settore. «Finalmente – aveva ad esempio dichiarato a La Nazione Eugenio Franceschi, presidente del Sib-Sindacato italiano balneari Fipe Confcommercio Follonica – ci è stata ridata la serenità e la tranquillità, ma soprattutto ha riconsegnato un futuro a tutte le imprese balneari di Follonica che non sapevano più a che santo votarsi in vista della scadenza della loro concessione. Ci sono 400 persone che lavorano in tutti gli stabilimenti nel comune di Follonica e un indotto incredibile, in pratica il motore della nostra cittadina. Con la situazione del Covid che ci ha in parte tagliato le gambe, adesso iniziamo di nuovo a vedere la luce».

L’applicazione dell’estensione al 2033 veniva sollecitata dal gennaio 2019 e per le imprese, con l’aggiunta della pandemia, su stava prospettando l’ipotesi di chiusura. Ma la delibera ha rimesso in gioco tutti. il tutto senza dimenticare che dei circa 8mila km di costa italiana, comprese le isole, si stima che circa la metà abbia le caratteristiche idonee alla balneazione. Si tratta di 4mila km su cui insistono circa 25mila concessioni demaniali legate a poco meno di 12mila stabilimenti.

Ma, a estate ormai iniziata, quanti sono i Comuni che si sono mossi come Follonica? Risponde Antonio Capacchione presidente nazionale Sib-Fipe secondo cui «tra quelli interessati, la maggior parte ha provveduto. In linea di massima il 60%, spalmati un po’ su tutte le coste italiane. Alcune criticità sono ancora in essere in Liguria, Sardegna e parte della Toscana. Nei prossimi giorni, comunque, anche il restante 40% dei Comuni ritardatari dovrebbe applicare la legge».

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Saranno decisivi i mesi di luglio e agosto per risollevare i bilanci e recuperare la stagione

Per quanto riguarda il demanio marittimo, le concessioni turistico ricreative nella quasi totalità sono di competenza dei Comuni, con una minoranza di pertinenza portuale. «In questo caso – puntualizza Capacchione – non si è provveduto ancora alla proroga in quanto si attende un circolare del ministero che fornisca indicazioni più precise. Stesso discorso per i tratti di spiaggia demaniale di competenza del sistema portuale. Tutti questi intoppi burocratici dovrebbero venir meno con il Decreto Semplificazioni. Non è possibile che l’industria balneare debba subire i rallentamenti dell’apparato burocratico. O si riparte adesso o non si riparte più, almeno dal punto di vista della carica e del morale».

Parola confermate da Ascom Confcommercio Grosseto. «C'è una Legge dello Stato, la 145/2018, che stabilisce il differimento della scadenza delle concessioni demaniali marittime al 2033, ma di fatto, in molti territori, l'iter è ancora in stallo a causa della burocrazia, dell'empasse e delle pessime abitudini dilatorie di troppe amministrazioni pubbliche – si precisa - Grazie a un lavoro importante e faticoso che gli amministratori qui da noi hanno portato avanti, pure durante i mesi del lockdown, anche con il Sib-Sindacato italiano balneari Fipe Confcommercio Grosseto, la situazione si è sbloccata. A Grosseto i balneari possono guardare al futuro con una speranza in più, nonostante la difficilissima stagione estiva che è appena iniziata, perché hanno oggi quel minimo di certezze necessarie per far ripartire gli investimenti, e anche il sistema turistico così va a rafforzarsi nella sua interezza».

Nei giorni scorsi Il Sib-Fipe ha inviato a tutti i componenti della V Commissione della Camera dei Deputati, che sta esaminando il decreto legge Rilancio, una lettera per chiedere il loro interessamento in favore della categoria attraverso l’approvazione degli emendamenti che riguardano problematiche della balneazione attrezzata italiana: dall’applicazione della nuova durata dei titoli concessori ai quelli pertinenziali, dalla riduzione dell’aliquota Iva alla più equa applicazione della Tari, all’eliminazione o riduzione del canone demaniale.

Nella lettera si è anche sottolineata l’urgente necessità di rimuovere gli ostacoli che impediscono l’applicazione della legge 145/2018 che ha disposto la nuova diversa durata dei titoli concessori così come non è più rinviabile la risoluzione della drammatica situazione dei “pertinenziali”, alcune centinaia di famiglie di balneari i cui canoni sono ingiustamente alti e insostenibili e che rischiano di perdere non solo le loro aziende e il loro lavoro, ma anche i loro beni.

Ora l’estate entra nel vivo e questo settore è davvero in prima linea. «Saranno decisivi i mesi di luglio e agosto per risollevare i bilanci e recuperare la stagione - rimarca Capacchione - Questa è la speranza degli imprenditori balneari, dal momento che tanti nostri connazionali sceglieranno i litorali italiani per trascorrere la propria vacanza, rinunciando ai viaggi all’estero. Oggi i dati relativi alle prime prenotazioni sono molto buoni e fanno ben sperare».

Per informazioni: www.sindacatobalneari.itwww.fipe.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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