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Pighin nobilita i vini Ogni anno 900mila bottiglie

L’azienda friulana sta puntando ad un’espansione del marchio che punta sui vini autoctoni del territorio, spesso ritenuti non di alto livello, ma che Roberto Pighin vuole rilanciare.

di Maria Pizzillo
 
11 novembre 2019 | 17:01

Pighin nobilita i vini Ogni anno 900mila bottiglie

L’azienda friulana sta puntando ad un’espansione del marchio che punta sui vini autoctoni del territorio, spesso ritenuti non di alto livello, ma che Roberto Pighin vuole rilanciare.

di Maria Pizzillo
11 novembre 2019 | 17:01
 

“Azienda dalla doppia anima” è stata definita da qualche esperto, l’azienda agricola Pighin, di Rosano, frazione di Pavia di Udine, centro distante 10 chilometri dal capoluogo friulano. Infatti, la Pighin è conosciuta per i vigneti ordinati e curatissimi che possiede nella pianura friulana - con al centro una bellissima villa storica - ma, anche, per le belle vigne di Spessa di Capriva, nel cuore del Collio. E, quindi, affermazione più che realistica, perché i terreni sono molto diversi per clima e per conformazione geologica, però vocate per le produzioni di qualità. Ed è una superficie importante quella di Pighin: 160 ettari di vigna, di cui 30 a Capriva, dove il sole c’è sempre, come pure il soffio di borina (quasi simile alla bora triestina) - grazie alla collocazione delle vigne, simile ad in anfiteatro romano - che evitano alle vigne di essere attaccate dalle malattie tipiche della vite.

Ribolla Gialla, Friulano, Malvasia (Pighin nobilita i vini Ogni anno 900mila bottiglie)

Ribolla Gialla, Friulano, Malvasia

Un habitat fantastico, inoltre, per i vitigni autoctoni del Collio, che Roberto Pighin vuole fare conoscere meglio ai consumatori italiani di quelle contrade dove la sua produzione non è adeguatamente presente nella ristorazione e nelle enoteche che contano. Per dare l’avvio a questa sorta di politica commerciale espansiva, Pighin ha organizzato una degustazione a Milano per presentare tre bianchi tipici del Collio - Ribolla gialla, Friulano, Malvasia - abbinati ai piatti che Elio Sironi, chef di Ceresio 7, ha appositamente studiato per questo evento.

Così, per tre bianchi vinificati e affinati in acciaio - “per i bianchi, non siamo molto amici del legno”, dice Roberto Pighin - gli abbinamenti sono stati la battuta di sorana con la Ribolla gialla Collio doc 2018 (vino di straordinaria finezza, ulteriormente esaltata dalle note mandorlate e dalla pulizia che caratterizza tutta la produzione dell’azienda friulana); per il Friulano bianco Collio 2018, è stato servito il piatto di “paccheri, funghi e fumetto all’amatriciana”: un matrimonio perfetto, con l’eleganza del vino che si è presentato, fra l’altro, con una nota di liquirizia davvero accattivante; la Malvasia Collio bianco doc 2018 - molto spesso ritenuto un vino un po' volgarotto - lo chef ha puntato sul Parmigiano vacche rosse con pinzimonio e composta di frutta, che ha decisamente sfatato la diceria di essere un prodotto non proprio signorile, perché le note citrine del pompelmo rosa, unitamente a quelle di nocciola e nuances che virano sull’aromaticità, hanno permesso di degustare un vino che possiamo definire “nuovo": fresco, pulito, sapido e con una bella persistenza.

Se è vera la diceria, beh, Pighin ha nobilitato, come d’altronde e nel suo stile, anche la Malvasia. Con il nuovo enologo, Cristiano Peres, che ha sostituito lo storico enologo Paolo Valdesolo andato in pensione, i Pighin pare che stiano sperimentando una cuvée dei tre grandi autoctoni friulani, pensando anche ad una fermentazione, di una piccola quantità, in tonneau per apportare un po' di struttura e personalità ad un vino che dovrebbe rappresentare la sintesi di una terra che curata bene, permette di produrre vini puliti, piacevoli, di pronta beva e con una personalità inconfondibile. Noi ci siamo riusciti, dice orgoglioso Roberto Pighin, presentando a Milano i tre autoctoni prodotti nel cuore del Collio, che rappresentano solo una minima parte delle 900mila bottiglie prodotte ogni anno.

Per informazioni: www.pighin.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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