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I vini di Cantina Terlano sposano la cucina di Perbellini e Pircher

Emozioni per gli occhi e per il palato alla 6ª edizione del “Terlan SensEvent Party”, una serata esclusiva con una selezione di importanti etichette, le creazioni culinarie dei due cuochi.

di Lina Pison
 
13 novembre 2019 | 16:47

I vini di Cantina Terlano sposano la cucina di Perbellini e Pircher

Emozioni per gli occhi e per il palato alla 6ª edizione del “Terlan SensEvent Party”, una serata esclusiva con una selezione di importanti etichette, le creazioni culinarie dei due cuochi.

di Lina Pison
13 novembre 2019 | 16:47
 

Sesta edizione del “Terlan SensEvent Party”: appuntamento autunnale atteso da tutti gli amanti del gusto. La serata, andata in scena lo scorso fine settimana tra le suggestive mura porfiriche della Cantina Terlano in contemporanea con il Merano Wine Festival, ha fatto registrare il tutto esaurito già svariate settimane prima dell’evento. 400 gli ospiti: presenti critici enogastronomici, giornalisti e buongustai provenienti dall’Alto Adige, dall’Italia e dall’estero.

Rudi Kofler, Giancarlo Perbellini, Christian Pircher, Georg Eyrl, Martin Tschigg, Klaus Gasser (I vini di Cantina Terlano sposano la cucina di Perbellini e Pircher)

Rudi Kofler, Giancarlo Perbellini, Christian Pircher, Georg Eyrl, Martin Tschigg, Klaus Gasser

«Questo evento è l’occasione perfetta per conoscersi e fare networking all’interno di una cornice esclusiva e raffinata e permette inoltre di incrementare l’immagine qualitativa e la visibilità di Cantina Terlano tra importanti gruppi target», ha dichiarato Georg Eyrl, presidente della Cantina Terlano.

I presenti sono stati accolti da un bar di ostriche Fines de Claire, da una selezione di champagne della casa Legras & Haas e da un menù a sei portate firmato dal Jeune Restaurateur d’Europe, Christian Pircher (Ristorante Kirchsteiger di Foiana): storione affumicato con caviale, panna agra e crescione; tartare di fassona con mozzarella di bufala e acciughe; medaglioni d’astice su risotto di carciofi e aglio fermentato; cavatelli con vongole, polipo e pomodoro datterino; filetto di rombo al tartufo, piselli e salsa allo champagne; tagliata di Black Angus US-Beef con patate al rosmarino e peperonata. Dulcis in fundo: lo chef due stelle Michelin, Giancarlo Perbellini (Ristorante Casa Perbellini di Verona), ha deliziato il palato degli ospiti con delicate creazioni di alta pasticceria.

Il dolce preprato ad hoc per la serata (I vini di Cantina Terlano sposano la cucina di Perbellini e Pircher)
Il dolce preprato ad hoc per la serata

I piatti sono stati abbinati ai vini della Cantina Terlano e della Cantina Andriano, tra i quali anche il Vorberg Pinot Bianco Riserva 2013 (Cantina Terlano) e il Tor di Lupo Lagrein Riserva 2014 (Cantina Andriano), entrambi in formato magnum. Presenti altri importanti produttori vinicoli come Masi (Valpolicella - Veneto), Ornellaia (Bolgheri - Toscana) e Livio Felluga (Friuli Venezia Giulia).

I bianchi della Cantina Terlano sono vini che sfidano il tempo. La cantina possiede un archivio enologico unico nel suo genere in Italia dove, a 13 metri di profondità, sono custodite circa 100 mila etichette di tutte le annate consecutive dal 1955 ad oggi. «La più antica delle bottiglie di Terlano risale al 1893», ha spiegato Klaus Gasser, responsabile vendite della Cantina Terlano. Impossibile stabilire un prezzo. La bottiglia attualmente non è in vendita.

La sede della Cantina Terlano (I vini di Cantina Terlano sposano la cucina di Perbellini e Pircher)
La sede della Cantina Terlano

Fu Sebastian Stocker, ex enologo di Cantina Terlano, ad applicare per la prima volta il metodo di produzione dei vini rarità prendendo a modello i produttori francesi e lasciando maturare i vini più a lungo sui lieviti fini. «Il primo vino rarità della cantina è stato un Pinot Bianco del 1979 che fu lanciato sul mercato all’inizio degli anni ’90 e ci ha permesso di gettare le basi della nostra immagine come produttori di vini bianchi longevi a livello nazionale ed internazionale», ha affermato Rudi Kofler, successore di Stocker in cantina. «I vini rarità vengono affinati in botti di rovere per un anno, dopodiché rimangono dai 10 ai 30 anni in piccoli serbatoi d’acciaio, dove hanno tutto il tempo di maturare sui lieviti fini e di sviluppare una struttura complessa e tutti i loro aromi», ha continuato Kofler. I vini vengono imbottigliati quando l’enologo ritiene che siano armonici ed equilibrati e raggiungono la loro massima espressione dopo 4-5 anni di ulteriore affinamento in bottiglia. Sono 18 le annate che attualmente stanno invecchiando con questo metodo nei piccoli serbatoi d’acciaio della cantina e alcune di queste risalgono addirittura al 1979.

Per capire l’origine della longevità dei vini di Cantina Terlano bisogna scavare a fondo, nel vero senso della parola. Alcune ricerche geologiche dimostrano che il suolo di Terlano ha un contenuto decisamente sopra la media di biossido di silicio ed è ricco di minerali secondari. Oltre ai minerali e alla ricchezza di sostanze nutritive presenti nel suolo, le viti vengono coltivate in modo da avere una resa più bassa privilegiando però la qualità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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