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Parpinello, il vino “in famiglia” che valorizza le uve autoctone

Dal Cagnulari al Cannonau, dal Monica al Vermentino: l'azienda sarda dà dignità ai vitigni di Alghero, in particolare al Torbato, coltivato e vinificato in purezza solo da due aziende del posto.

di Marco Di Giovanni
 
18 novembre 2019 | 16:53

Parpinello, il vino “in famiglia” che valorizza le uve autoctone

Dal Cagnulari al Cannonau, dal Monica al Vermentino: l'azienda sarda dà dignità ai vitigni di Alghero, in particolare al Torbato, coltivato e vinificato in purezza solo da due aziende del posto.

di Marco Di Giovanni
18 novembre 2019 | 16:53
 

«Una realtà strettamente ed unicamente familiare»: così Giuliana Bortone, responsabile pubbliche relazioni per l'azienda, definisce Poderi Parpinello, una realtà che da 55 anni abbraccia il territorio di Alghero. Tutto nacque con Giampaolo Parpinello, il capofamiglia: «Ha origini venete, ma scelse a suo tempo di trasferirsi qui in Sardegna, lavorando come enologo. Ha realizzato quello che era il suo sogno proprio qui, aprire un'azienda vitivinicola in cui vinificare assieme ai figli. Quattro in tutto, di cui tre sono diventati enologi, proprio come il papà».

Ad oggi l'azienda Parpinello è alla terza generazione, ma mantiene la stessa mission: valorizzare l'esperienza professionale per migliorare la qualità delle uve e produrre vini con peculiari caratteristiche di gusto. Quando in casa Parpinello si parla di uve, si fa preciso riferimento ai vitigni autoctoni, «o comunque a quelli tradizionali del nostro territorio».

Giuliana Bortone (Parpinello, il vino in famiglia che valorizza le uve autoctone)
Giuliana Bortone

I vitigni sono in tutto 5. Due uve bianche - il Vermentino e il Torbato - e tre rosse - Cannonau, Cagnulari e Monica - che, dopo lavorazione in cantina, danno vita a nove etichette.

Da uve Vermentino i due Vermentino di Sardegna Doc: l'Ala Bianca, un giallo paglierino con riflessi verdognoli dal profumo fine di frutta gialla e un retrogusto di mandorla amara, e il Sessantaquattro, frutta gialla ed agrumi, retrogusto secco e sapido. Figli del Torbato sono il Torbato Spumante Brut, ideale come aperitivo e per piatti di pesce, il Torbato Centogemme, intenso al naso, sapido e con un retrogusto piacevolmente amarognolo in bocca, e il Torbato, abbinabile anche a piatti a base di carni bianche.

Il Cagnulari, rosso, è un'Isola dei Nuraghi Igt, sentori di frutti rossi maturi con qualche nota speziata; il Monica di Sardegna Doc Superiore si rivela ricco di profumi intensi, profumi di fiori e frutti rossi. Da uve Cannonau vengono imbottigliati il Cannonau di Sardegna Doc San Costantino, ideale con piatti di carne rossa, selvaggina e formaggi, e il Cannonau Riserva, abbinamento "top" con i piatti dai sapori decisi della tradizione sarda.

Tutti questi vini, dopo anni di lavorazioni e miglioramenti, hanno ottenuto importanti riconoscimenti anche a livello internazionale.

Torbato Centogemme Alghero Doc Poderi Parpinello (Parpinello, il vino in famiglia che valorizza le uve autoctone)
Torbato Centogemme Alghero Doc Poderi Parpinello

Giuliana Bortone, insistendo sulla lavorazione dei vitigni autoctoni, si sofferma sul Torbato, «un vitigno che, seppur di origine spagnola, viene coltivato e vinificato in purezza soltanto intorno al territorio di Alghero, principalmente in due cantine... una è proprio Poderi Parpinello, in ben 11 ettari su un totale di 32». «Il Torbato è un'uva che esprime in tutto il suo potenziale il territorio di Alghero, sia dal punto di vista dei profumi (floreali e fruttati) che per la grande sapidità, legata proprio alla vicinanza del mare e ai terreni sabbiosi sui quali cresce».

Il Torbato Centogemme di Parpinello è stato servito durante una delle due serate degli Incontri enogastronomici regionali, svolti ad Alghero, precisamente al Carlos V.

Per informazioni: www.poderiparpinello.it

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