Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 19 aprile 2024  | aggiornato alle 09:25 | 104687 articoli pubblicati

Dalla prima cantina in città arriva il vino “made in Milano”

di Maria Pizzillo
 
09 aprile 2019 | 14:29

Dalla prima cantina in città arriva il vino “made in Milano”

di Maria Pizzillo
09 aprile 2019 | 14:29
 

Michele Rimpici, creatore di Cantina Urbana - prima cantina presente in città - ha chiamato un po’ di amici e sotto i loro occhi, ha imbottigliato il primo vino “made in Milano”.

Quello rosso, perché il bianco ha bisogno di riposare in barrique ancora qualche settimana per poi poter gratificare olfatto e palato dei wine lovers. E lo ha chiamato Naviglio, perché Cantina Urbana si affaccia proprio sul Naviglio, quello Pavese; senza dimenticare che proprio da questo Naviglio il nettare pavese arriva a Milano. Tutto in coerenza, non una pura casualità, perché anche le uve, sia a bacca nera sia a bacca bianca (Croatina, Barbera, Riesling renano), che Rimpici ha scelto per il suo Naviglio, arrivano proprio dall’Oltrepò Pavese.

(Dalla prima cantina in cittàarriva il vino made in Milano)

«Volevo ricordare questo aspetto storico - dice Michele Rimpici - senza dimenticare che nell’Oltrepò Pavese ho trovato anche le uve giuste per produrre quello che vorrei fare diventare il vino di Milano. Diciamo che seguendo l’esempio degli chef che vanno alla ricerca dei prodotti migliori, io faccio lo stesso ma per scegliere le uve giuste per l’unico vero vino di Milano».  Con il debutto del Naviglio Rosso, prodotto in 2.500 bottiglie - il traguardo è quello di arrivare a 7.500 bottiglie all’anno - ottenuto da Croatina (80%) e Barbera (20%) vinificate insieme in acciaio, dopodiché la massa è stata suddivisa in tre parti - acciaio, anfora e barrique di rovere francesi - per il definitivo affinamento. La gradazione alcolica è di 13.5° e, alla degustazione, evidenzia una buona carica tannica tendenzialmente morbida e il gusto di frutta matura che ne fanno perfetto compagno di un piatto come l’iconico risotto alla milanese e ossobuco. È ideale anche con piatti di pasta fresca al sugo di cacciagione e formaggi a pasta molle di media stagionatura.

(Dalla prima cantina in cittàarriva il vino made in Milano)
Michele Rimpici

Per il Naviglio Bianco Rimpici si è fermato sempre nell’Oltrepò Pavese, pensato al Riesling, uva che se trattata bene, assicura vini fruttati e di buon carattere. La fermentazione, in questo caso, è stata fatta per una parte in acciaio a contatto con le fecce fini, per sei mesi e, attualmente, sta affinando in barrique di rovere francese per il batonnage, allo scopo di conferire una complessità gustativa più spiccata. Il Naviglio, che abbiamo degustato non ancora perfettamente maturo, per esempio, al naso si apre con nuance floreali e al palato evidenzia note di mela, pesca e albicocca. Senz’altro vino perfetto con antipasti di pesce e crudités, oltre che con primi piatti e risotti con carni bianche o ai frutti di mare. Saranno prodotti solo 1.500 bottiglie.
 
Contestualmente all’imbottigliamento del vino, Rimpici ha presentato un’altra sua creatura, il Wine Collective Club, un’esclusiva community di appassionati di enogastronomia che ha lo scopo di consolidare e, contestualmente, dare coerenza alla filosofia di Cantina Urbana improntata sempre al claim "make your own wine experience". Così, Cantina Urbana offre un ventaglio di proposte per fare del vino un’esperienza da vivere come si preferisce, tant’è che Rimpici evidenzia che «far parte del Club vuol dire alimentare e nutrire di esperienze coinvolgenti la propria passione per il vino e per tutto quello che ruota attorno a questo affascinante, quanto complesso, mondo. Significa poter assistere a eventi, incontri tematici e di approfondimento, partecipare anche alla creazione di prodotti esclusivi, visitare cantine alla scoperta di vigneron e di piccoli artigiani del vino che ogni giorno dedicano la loro vita alla creazione di qualcosa di unico, perché ogni vino è diverso e in continua evoluzione».

Rimpici ha pure individuato le vigne - dalla Toscana alla Valpolicella, dall’Oltrepò Pavese alle Langhe - che sarà possibile visitare grazie al Wine Collective Club: un modo originale per entrare in contatto con persone che nutrono la stessa passione e con le quali vivere dei momenti di forte convivialità. Tra i benefit di cui potranno usufruire i membri del club, c’è l’accesso a produzioni limitate e in esclusiva, sconti su prodotti ed eventi con priority booking, nonché merchandising personalizzato e la possibilità di partecipare a due eventi all'anno in esclusiva.

Per informazioni: www.cantinaurbana.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Giordana Talamona
Nomacorc Vinventions
Cosi Com'è
Torresella

Giordana Talamona
Nomacorc Vinventions
Cosi Com'è

Torresella
Pavoni
Molino Grassi