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Schietti, puliti, da invechiamento I Verdicchio firmati Antonucci

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
30 maggio 2019 | 16:28

Schietti, puliti, da invechiamento I Verdicchio firmati Antonucci

di Gabriele Ancona
vicedirettore
30 maggio 2019 | 16:28
 

Un vino che piaccia agli amanti del vino e al suo produttore. Questa la filosofia lineare e strategica di Stefano Antonucci, marchigiano di Barbara (An), che alla sua terra ha dedicato una casa vinicola.

Santa Barbara, a 25 km dal mare, si sviluppa su 45 ettari sulle colline che attraversano Serra de Conti, Montecarotto, Arcevia fino ad arrivare a Morro D’Alba e Cupramontana. Terreni argillosi e ricchi d’acqua.

Alcune etichette (Schietti, puliti, da invechiamento I Verdicchio firmati Antonucci)
Alcune etichette della cantina

«Se conosci lui, capisci i suoi vini», ha dichiarato Luca Gardini nel corso della presentazione della cantina il 29 maggio a Milano al ristorante Vun di Andrea Aprea. Gardini in fatto di vini la sa lunga: miglior sommelier del mondo nel 2010, a 29 anni, e un curriculum di platino, con Luciano Ferraro è autore della guida “I Migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2019” (edizioni Corriere della Sera), che segnala le 100 nuove bottiglie per bere bene spendendo meno di 15 euro. Antinucci è stato segnalato come Vignaiolo della tradizione per la sua interpretazione del Verdicchio dei Castelli di Jesi Tardivo ma non Tardo 2016: 2° miglior bianco d’Italia. Gloria su gloria, il Gambero Rosso 2019 gli ha conferito Tre bicchieri.

Stefano Antonucci (Schietti, puliti, da invechiamento I Verdicchio firmati Antonucci)
Stefano Antonucci

In assoluto, i Verdicchio di Stefano Antonucci sono vini schietti, sinceri, puliti, in grado di sviluppare un invecchiamento importante. Vini che seducono anche chi ha il palato orientato ai rossi. Sono grandi ambasciatori del valore del Verdicchio dei Castelli di Jesi e dell’enologia marchigiana.

A Milano sono stati degustati Le Vaglie 2018 (fresco e morbido), Stefano Antonucci Classico Superiore 2017 (ricco e sapido), Tardivo ma non Tardo 2016 (intenso e lungo) e 2017 (sentori di salvia fresca e pesca; in uscita in novembre come Riserva) e Stefano Antonucci Classico Riserva 2007 (l’annata dice tutto). I rossi hanno vestito l’abito del Mossone, Merlot in purezza nelle annate 2016 e 2017, morbidi, avvolgenti, di gran corpo.

Per informazioni: www.vinisantabarbara.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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