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Benuara 2018 Sicilia Doc Il piccolo fiore rosso di Cusumano

Da uve Nero d'Avola e Syrah, il Benuara nasce nella tenuta di Presti e Pegni in Sicilia, a Monreale. Come tutti i vini Cusumano, si avvale della certificazione SOStain/Viva “Sustainable Wine”.

 
25 marzo 2020 | 11:52

Benuara 2018 Sicilia Doc Il piccolo fiore rosso di Cusumano

Da uve Nero d'Avola e Syrah, il Benuara nasce nella tenuta di Presti e Pegni in Sicilia, a Monreale. Come tutti i vini Cusumano, si avvale della certificazione SOStain/Viva “Sustainable Wine”.

25 marzo 2020 | 11:52
 

In questo periodo di emergenza, obbligati in casa, non bisogna rinunciare per forza ai piaceri della tavola, vino in primis. Delle sue referenze vitivinicole fa parlare oggi Cusumano, che presenta al pubblico il Benuara, Sicilia Doc da uve Nero d'Avola (70%) e Syrah (30%). È a un piccolo fiore rosso che cresce in primavera (appena "sbocciata") attorno al Mediterraneo che il Benuara deve il suo nome.

Benuara 2018 Sicilia Doc Il piccolo fiore rosso di Cusumano

Benuara 2018 Sicilia Doc

Benuara nasce a Presti e Pegni, dall’unione della potenza tutta siciliana del Nero d’Avola alla complessità del Syrah che nei vigneti di questa tenuta ha trovato una dimora adatta a sviluppare il suo carattere speziato. Siamo a Monreale, su colline dove i vigneti sono esposti al sole dall’alba al tramonto. A rinfrescare l’aria arriva la brezza del mare, a circa 10 km di distanza, che dissipa il calore. Qui i terreni sono argillosi e compatti, fattore che dà maggiore complessità ai vini, a partire dal colore. La raccolta è manuale: si comincia col Syrah a fine agosto, si prosegue con il Nero d’Avola nella prima decade di settembre. La vinificazione, con frequenti rimontaggi e follature, permette di valorizzare il colore pieno di questo vino. L’affinamento avviene all’80% in acciaio, il resto in botti grandi, da 20 hl, per valorizzare le note speziate del Syrah e i tannini del Nero d’Avola. Il risultato è un vino complesso, ma molto piacevole e raffinato.

Un’eleganza, quella del Benuara, che si riflette anche nella sua nuova veste, recentemente scelta da Cusumano per ciascuna delle sue dodici etichette: cromie materiche e intrecci di campiture scure e chiare traducono in colore le sfumature, le tonalità e l’armonia che i vitigni offrono al palato. A completare l’esperienza sensoriale, la Touching Experience: una trama di linee libere posta in rilievo sull’etichetta raffigura i filari di Tenuta Presti e Pegni e permette al consumatore di entrare, con un semplice tocco, in quest’angolo di Sicilia che, come la tessera di un mosaico, compone l’identità molteplice e coraggiosa di Cusumano.

Come tutti i vini Cusumano, Benuara si avvale della certificazione SOStain/Viva “Sustainable Wine”. Comune denominatore delle diversità e delle unicità dei vini Cusumano, infatti, è l’impegno per una viticoltura sostenibile che nasce dal sentimento e dall’obbligo etico di proteggere le risorse, limitandone lo spreco. Una ricerca che si traduce in azioni conformi al protocollo di SOStain, il programma di sostenibilità per la vitivinicoltura siciliana, patrocinato dal ministero delle Politiche agricole e forestali e riconosciuto dal ministero dell’Ambiente, del territorio e del mare, attraverso il progetto di sostenibilità Viva.

Per informazioni: www.cusumano.it

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