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Cantina Alice Bel Colle Tra le novità due piacevoli sorprese

In un webinar, la realtà piemontese ha messo in evidenza alcune etichette della Collezione 360°. 5 quelle presentate che hanno segnato il nuovo passo con piacevoli scoperte.

di Piera Genta
 
21 giugno 2020 | 15:31

Cantina Alice Bel Colle Tra le novità due piacevoli sorprese

In un webinar, la realtà piemontese ha messo in evidenza alcune etichette della Collezione 360°. 5 quelle presentate che hanno segnato il nuovo passo con piacevoli scoperte.

di Piera Genta
21 giugno 2020 | 15:31
 

Cantina Alice Bel Colle ha presentato con un webinar una panoramica della sua nuova produzione. Hanno partecipato il presidente Claudio Negrino, il responsabile commerciale Daniele Bianco e l’enologa Diana Reggio. Beppe Caviola è il loro consulente esterno.

Le bottiglie presentate - Cantina Alice Bel Colle Tra le novità due piacevoli sorprese

Le bottiglie presentate

Fondata nel 1955, 100 soci viticoltori, una forte vocazione per i vitigni aromatici, circa 350 ettari coltivati a Barbera, Dolcetto, Moscato e Brachetto, un territorio a 418 metri sul livello del mare nell’alto Monferrato Acquese con terreni di matrice argillosi-calcarei di origine marina.

La Collezione 360° (per ricordare la veduta panoramica tra il Monferrato e le Langhe astigiane che si gode dal belvedere della piazza del paese) si compone di vini prestigiosi, per i quali viene previsto uno  specifico protocollo di produzione che prevede il massimo delle cure e delle attenzioni coinvolgendo i soci con i vigneti più vocati. Di questa linea:

Barbera d’Asti docg Al Casò 2019 14,5%
Porta nel nome in dialetto piemontese  della regione Casale sul versante collinare rivolto verso Nizza Monferrato. Una barbera affinata solo in acciaio, un blend di vini provenienti da diverse vigne, vinificate separatamente. Colore intenso con piacevoli note violacee. Una grande ciliegia ed una buona struttura.
Produzione di circa 6mila bottiglie. Prezzo intorno ai 7 euro

Dolcetto di Acqui doc Coste di Muiran 2017 13,5%
Dai vigneti di Moirano, possiamo considerarlo un cru. Figlio di un’annata difficile. Vinificato in acciaio per esaltarne i profumi ed ha trascorso un anno di affinamento in bottiglia. Struttura importante, naso intenso, ricco di profumi invitanti. In bocca richiami di frutta matura. Finale ammandorlato.
Produzione di 3mila bottiglie.  Prezzo intorno ai 7 euro.

Gli altri vini presentati:
Barbera d’Asti Superiore Alix 2017 15%
Porta in etichetta il nome antico del paese. Attenzione partciolare al vigneto, uno dei più vocati con ceppi di circa 50 anni. Un vino molto seguito, dalle lunghe macerazioni. Affinamento in legno in botti grandi e barrique. Una grande personalità, note evolute, speziatura finale. Lungo e persistente.
Una produzione di 6mila bottiglie.

E due piacevoli sorprese:
Asti Metodo Classico Docg Vendemmia 2012 con sboccatura 2015
12 mesi sui lieviti. Un vino che l’azienda produce dal 2012 da vigneti storici esposti a sud. Sono pochi i produttori di questa tipologia, perchè  richiede attenzione nella tecnica di spumantizzazione. Giallo quasi dorato. Perlage persistente, frutta secca (nocciola), miele. Strutturato e non stucchevole, elegante, leggera mandorla sul finale.
Produzione di 2mila bottiglie al costo indicativo di 15 euro.  

Acqui Docg secco MonteRidolfo 2018 12,5%
Una nuova tipologia consentita dalla revisone del disciplinare. Brachetto fermo e secco. Mantiene la parte aromatica del vitigno con i suoi profumi tipici. Gustoso al palato. Sicuramente adatto agli abbinamenti difficili.
Produzione di 3mila bottiglie al prezzo di 8 euro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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