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Ripartiamo dal vino Basilisco Aglianico del Vulture

Rosso rubino intenso, al naso si distinguono note di frutta rossa e leggere sensazioni speziate. Al palato è caldo, secco, ricco, persistente, avvolgente. Non manca il tannino, ma è piacevole, non stanca.

 
06 luglio 2020 | 10:33

Ripartiamo dal vino Basilisco Aglianico del Vulture

Rosso rubino intenso, al naso si distinguono note di frutta rossa e leggere sensazioni speziate. Al palato è caldo, secco, ricco, persistente, avvolgente. Non manca il tannino, ma è piacevole, non stanca.

06 luglio 2020 | 10:33
 

Torniamo in Basilicata, per andare a scoprire un'altra importante varietà: l'Aglianico del Vulture. Si tratta di un vitigno a bacca rossa tipico di questa regione. La sua coltivazione è concentrata tutto attorno al monte Vulture, un vulcano spento ormai da migliaia di anni: l'ultima eruzione, risalente a circa 130mila anni fa, ha creato un substrato vulcanico ideale per la crescita di questa particolare varietà.

Il territorio vulcanico è ricco di tufo, un elemento che riesce a trattenere l'acqua piovana: si creano così riserve idriche che, nel periodo di siccità, donano acqua alla vite. I locali parlano di "allattamento" da parte del territorio alla vite, quasi come un gesto materno.

L'azienda è Basilisco. Nasce negli anni '90, ma fa un salto di qualità nel 2011, quando viene acquisita da Feudi di San Gregorio. E l'asticella si alza fin da subito: sia per quanto riguarda la produzione (quindi la qualità), sia per quanto riguarda la sostenibilità (quindi rispetto per l'ambiente). Infatti Basilisco oggi lavora il 100% degli ettari vitati a biologico.

Ripartiamo dal vino Basilisco Aglianico del Vulture

Vino degustato: Basilisco 2013 Aglianico del Vulture Superiore Docg - Basilisco

Si presenta con un rosso rubino intenso, i riflessi sono anch'essi rosso rubino, non è ancora evoluto. L'Aglianico del Vulture infatti è una varietà capace di un lungo affinamento, un lungo invecchiamento. Al naso si fanno sentire subito note di frutta rossa, note ancora giovani, come ribes e prugna; leggere sensazioni speziate.



Al palato è caldo, secco, ricco, persistente, soprattutto avvolgente, grazie a questi begli aromi di frutta rossa che ritornano e grazie anche all'acidità. Non manca il tannino, è sicuramente presente, ma è piacevole, non stanca e non rende questo vino troppo aggressivo.

C'è anche una bella mineralità, una bella sapidità che richiama le caratteristiche vulcaniche del territorio. La sapidità, quando incontra questi aromi fruttati, rende il vino ideale ad abbinamenti con, ad esempio, carni rosse o piatti delicatamente piccanti, oltre naturalmente a formaggi di media e lunga stagionatura.

Per informazioni: basiliscovini.it

Paolo Porfidio è laureato in enologia e lavora come head sommelier al ristorante Terrazza Gallia, al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Si è classificato primo nel sondaggio “Personaggio dell’anno 2019 - Premio Italia a Tavola” nella categoria Sala e Hotel. Grande è la sua popolarità nel mondo professionale e sui social network, tanto che nel sondaggio è risultato il candidato più votato in assoluto tra tutte le categorie.

Ripartiamo dal vino Basilisco Aglianico del Vulture

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