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Ripartiamo dal vino Arsura Terre di Cosenza Spadafora

Un rosato carico, al naso si parte da note floreali che lasciano subito il posto a frutti a bacca rossa. In bocca rivela tutta la sua freschezza, con note di frutti di bosco davvero persistenti.

 
02 luglio 2020 | 17:18

Ripartiamo dal vino Arsura Terre di Cosenza Spadafora

Un rosato carico, al naso si parte da note floreali che lasciano subito il posto a frutti a bacca rossa. In bocca rivela tutta la sua freschezza, con note di frutti di bosco davvero persistenti.

02 luglio 2020 | 17:18
 

Ci troviamo in Calabria, in un'azienda storica del territorio calabrese, a sud di Cosenza. La famiglia Spadafora vanta una tradizione secolare nel settore, sono quattro infatti le generazioni che legano il nome Spadafora al settore enologico. L’attività ha inizio nel 1915, quando Ippolito Spadafora si avvicina al mondo del vino iniziando il commercio di vini sfusi tipici del territorio.

Nel 1968 un radicale cambiamento nelle attività aziendali: Domenico Spadafora, figlio di Ippolito, vista l’evoluzione del mercato, volle perseguire una strada totalmente nuova rispetto al passato. Trascurando la vendita tradizionale del vino sfuso, iniziò con l’imbottigliamento dei vini tipici e la distribuzione su tutto il territorio regionale. La sua intuizione fu di fondamentale importanza per lo sviluppo futuro delle attività aziendali. La famiglia Spadafora, da cento anni è un punto di riferimento dell’enologia calabrese.

Ripartiamo dal vino Arsura Terre di Cosenza Spadafora

Vino degustato: Arsura Terre di Cosenza Dop 2019 Spadafora

Arsura è un vino 100% Magliocco dolce. Una varietà autoctona del Sud Italia, in particolare del Calabrese, con forti legami con gli antichi greci. Magliocco, infatti, proprio dal greco, significa "tenerissimo nodo": questo perché il grappolo è molto compatto, serrato, come un nodo. Ma del Magliosso se ne parla in questi territori fin dal Medioevo, viene ritrovato infatti in molte scritture.

Spadafora ripropone questa varietà in versione rosato, 2019, nel vino Arsura. Una nome di fantasia che richiama proprio le sensazioni di calore e di sete, tipiche del periodo estivo. Questo particolare vino ha come particolarità quella di essere il risultato di due vendemmie: la prima è a fine settembre, da grappoli che conferiscono al vino note più floreali, più freschezza, più acidità; poi una seconda vendemmia, a fine ottobre, che conferisce al vino più struttura e note fruttate, più complesse.

Si presenta alla vista come un rosato carico, il colore è quasi tendente al rosso, molto estivo. Al naso esprime all'impatto note floreali, che però virano subito verso prima una fragolina di bosco, poi note di frutti a bacca rossa. Il palato è piacevolissimo, fresco, richiama la beva e rilascia aromi di frutti di bosco che persistono al palato. Un vino fresco, estivo, che esprime le caratteristiche del territorio.

Si può abbinare ai taglieri tipici della tradizione del Sud Italia, a quelli calabresi ricchi di insaccati e formaggi di media stagionatura. Un vino da consumare fresco, lasciando la bottiglia nel ghiaccio e godendosene poi un bicchiere in riva al mare o in campagna durante una sera d'estate.

Ripartiamo dal vino Arsura Terre di Cosenza Spadafora

Per informazioni: www.spadafora1915.it

Paolo Porfidio è laureato in enologia e lavora come head sommelier al ristorante Terrazza Gallia, al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Si è classificato primo nel sondaggio “Personaggio dell’anno 2019 - Premio Italia a Tavola” nella categoria Sala e Hotel. Grande è la sua popolarità nel mondo professionale e sui social network, tanto che nel sondaggio è risultato il candidato più votato in assoluto tra tutte le categorie.

Ripartiamo dal vino Arsura Terre di Cosenza Spadafora

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