«Dalla fusione di sette differenti luoghi della Champagne, nasce un solo territorio. Sette terroirs singolari e particolari che convergono in un solo punto. Un’unica identità che farà viaggiare dentro ad una sola comunità». Così recita la contro etichetta di Isos, lo champagne prodotto da Les Fa’Bulleuses, sette giovani vigneronnes della Champagne che nel 2015 hanno creato un piccolo (ma grande) gruppo.
Isos Territoire n. 1
Giovani donne determinate a promuovere la loro regione, il loro vino e il loro know-how. I loro nomi:
Laureen Baillette (Champagne Baillette-Prudhomme);
Hélène Beaugrand (Champagne Beaugrand);
Claire Blin (Champagne Mary-Sessille);
Charlotte De Sousa (Champagne De Sousa);
Mathilde Devarenne (Champagne Rochet-Bocart);
Sophie Moussie (Champagne Guy Méa);
Delphine Brulez (Champagne Louise Brison). Ciascuna di loro rappresenta una diversa zona della Champagne.
Les Fa’Bulleuses
Dopo tre anni di lavoro, è nato Isos, un termine greco che vuole significare
affinità e ugualianza. Al debutto
Territoire n. 1, una cuvée che riunisce in una bottiglia sette anime diverse, frutto di tre anni di lavoro;
644 le bottiglie. Tutto il ciclo produttivo ha avuto luogo presso le cantine di De Sousa ad Avize. Ogni bottiglia è corredata di un
passaporto per trasformare ogni acquirente in un ambasciatore delle Fa’Bulleuses.
Ad importarlo in Italia
Alberto Massucco,
primo produttore italiano a possedere una vigna nella Champagne.
Per informazioni:
fabulleusesdechampagne.com