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Cantine Europa, i vini siciliani che guardano ai più giovani

La cantina è la maggiore produttrice di Grillo al mondo e, con due referenze in particolare (un Grecanico e un Rosé, entrambi vini frizzanti bio), vuole conquistare un pubblico giovane

di Gianni Paternò
 
08 giugno 2021 | 09:30

Cantine Europa, i vini siciliani che guardano ai più giovani

La cantina è la maggiore produttrice di Grillo al mondo e, con due referenze in particolare (un Grecanico e un Rosé, entrambi vini frizzanti bio), vuole conquistare un pubblico giovane

di Gianni Paternò
08 giugno 2021 | 09:30
 

Nella provincia più vitata d’Italia, Trapani, con vigneti che sconfinano nel palermitano e nell'agrigentino, Cantine Europa, tra le più grandi aziende vitivinicole siciliane, è una società cooperativa agricola nata nel 1962 a Petrosino. Rappresenta una delle più importanti entità agricole con 2mila soci, oltre 6mila ettari coltivati, di cui il 30% in biologico certificato, una produzione di 50 milioni di litri di vino all’anno, 2 milioni di bottiglie, quindi grande spazio per la crescita commerciale. Da gennaio 2020 è guidata dal presidente Nicolò Vinci, un agronomo che intende dare sviluppo al territorio.

Cantine Europa, oltre 6mila ettari coltivati

Cantine Europa, oltre 6mila ettari coltivati


Vini siciliani di qualità che puntano ad un miglior posizionamento, specialmente all'estero

Questo territorio della Sicilia occidentale, che si affaccia sul mar Mediterraneo, è caratterizzato da un clima mite e ventilato, vocato alla viticoltura, inoltre la combinazione tra cultivar autoctone e internazionali (la cantina è la maggior produttrice al mondo della varietà Grillo), le caratteristiche dei terreni, l’esposizione dei vigneti (e la sapiente mano dell’uomo) fanno sì che il terroir si rispecchi nel prodotto.

La cantina si è sempre dedicata alla vinificazione delle uve conferite dai soci, favorendo la valorizzazione delle loro produzioni vitivinicole. La mission è difendere i valori sociali ed economici del territorio, oltre a salvaguardare le tradizioni della viticoltura siciliana.

«Nel passato mancava un'attenta programmazione sia per le attività in vigneto e in cantina, sia nella commercializzazione. Ora tramite l’assemblea obblighiamo i soci a seguire protocolli di qualità e curiamo la tempistica delle vendemmie - ha dichiarato Nicolò Vinci - Tra gli obiettivi a breve termine dobbiamo rendere più remunerativa la vendita del vino sfuso che ancor oggi rappresenta oltre il 90% della nostra produzione. Aumentare l’imbottigliato in questo momento economico non è facile, ma sarà il nostro obiettivo a media scadenza. Ci concentreremo particolarmente sull’estero, dove già siamo
presenti per il 30%».

Nicolò Vinci e i due vini frizzanti bio, un Grecanico e un Rosé
Nicolò Vinci e i due vini frizzanti bio, un Grecanico e un Rosé


Due vini bio brand la Sibiliana: un Grecanico e un Rosé

Le molte etichette sono commercializzate col marchio Sibiliana, brand distributivo della cantina, tranne le Biollicine, due vini frizzanti biologici, un Rosé di Nerello Mascalese e un Grecanico, entrambi Terre Siciliane Igp 2020.

La scelta dei vitigni è dovuta ad un’attenta sperimentazione basata sulla volontà di creare due vini bio di forte attrattività, modernità, basso grado alcolico, freschezza, distinta personalità, da aperitivo ma capaci di affrontare un tutto pasto. Entrambi vinificano in acciaio, poi in autoclave con le fecce fini, frequenti agitazioni fino a 2 - 2,5 bar.

Il Grecanico esprime profumi di agrumi, frutta gialla, pietra focaia, in un insieme raffinato; al palato si rivela ben secco, di equilibrata acidità e struttura, finale piacevolmente amarognolo, un frizzante vivace e fine. Il Rosé, dal bel colore non esagerato, si caratterizza per la presenza di frutti rossi, un po’ di floreale, un delicato speziato; un palato chiaramente più sostenuto, un perfetto equilibrio tra un vino bianco ed uno rosso che - specialmente giocando con le temperature, tra gli 8 e i 14 gradi - gli permette di affrontare anche piatti di carne. In estate sarà il vino universale, da abbinare specialmente con la pizza.

L’attenzione in campagna e la cura in cantina portano ad essere le due etichette due vini di successo, specialmente tra i giovani. Grado alcolico rispettivamente di 11,5 e 12 gradi. Per ciascuno 20mila esemplari e prezzo medio in enoteca di 9 euro.

La linea Eughenès, top di gamma

Aggiungiamo nella degustazione l’Eughenès Perricone 2020 Doc Sicilia. Il nome in greco significa “di nobile nascita” e la linea, comprendente 6 etichette, costituisce il top di Sibiliana. L’uva conferita in cantina svolge la fermentazione in acciaio per circa 15 giorni e sempre in acciaio matura per circa 6 mesi, affinamento in bottiglia per 90 giorni. Gradi 13,5.

Nel calice il colore è un rubino intenso; all’olfatto tanta e varia frutta rossa fresca e sotto spirito che accompagna note di liquirizia, pepe nero, cioccolato, elegante e complesso tanto da portare il degustatore a pensare che abbia fatto legno; al palato arriva morbido ma subito si introduce il tannino,  ammansito, che si appoggia ad una spalla frescamente acida; vino armonioso e fragrante che rivela come il Perricone - nel passato considerato scorbutico -, se rispettato, riesca a dare vini possenti e freschi. Sono 40mila bottiglie che si trovano in vendita a 12 euro.

Tutti i vini possono essere trovati anche nello shop online della Cantina.

Per informazioni: www.cantineeuropa.it


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