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Ripartiamo dal vino: Vigna Alta 2017 Badia di Morrona

Il Sangiovese nella più alta espressione aziendale, frutto di un’accurata selezione delle uve. Basse rese per ettaro e affinamento attento in legno per ottenere un vino che con ogni sua caratteristica dice: “Toscana”

 
25 febbraio 2021 | 09:36

Ripartiamo dal vino: Vigna Alta 2017 Badia di Morrona

Il Sangiovese nella più alta espressione aziendale, frutto di un’accurata selezione delle uve. Basse rese per ettaro e affinamento attento in legno per ottenere un vino che con ogni sua caratteristica dice: “Toscana”

25 febbraio 2021 | 09:36
 

Il Sangiovese è il vitigno principe di tutta la Toscana e quindi anche di questa porzione della regione dove la produzione di vino è nota fin dal tempo degli Etruschi. Per questo oltre la metà dei 110 ha di vigneto sono impiantati proprio con questo vitigno tra i più difficili da coltivare, ma dal quale si ottengono alcuni dei vini più interessanti e originali del mondo. Dal 1939, quando la famiglia Gaslini Alberti l’ha acquistata, l’azienda Badia di Morrona è stata condotta con lungimiranza e capacità imprenditoriale. Sono stati rinnovati i vigneti, migliorate costantemente le tecniche di produzione, ristrutturate e ampliate la cantina e la barriccaia per l’affinamento in legno. Oggi l’azienda produce vino e olio, propone diverse strutture per l’agriturismo, un ristorante e l’uso della Badia risalente al 1089 quale sede per ogni tipo di evento e cerimonia. In cantina c’è un impianto di fitodepurazione delle acque che possono così essere riutilizzate per l’irrigazione e i lavaggi. Si mira ad una riduzione al minimo di utilizzo di prodotti chiarificanti e comunque mai si utilizzano prodotti che possono contenere allergeni (prodotti a base di latte e/o uova). L’uso della solforosa è ridotto al minimo attraverso un lavoro di riduzione dei vini sulle proprie fecce fini in modo da mantenerli protetti naturalmente dall’azione dell’ossigeno.

Vino degustato: Terre di Pisa Sangiovese Doc “Vigna Alta” 2017 Badia di Morrona

Il Sangiovese nella più alta espressione aziendale perché frutto di un’accurata selezione delle uve. Basse rese per ettaro e affinamento attento in legno sono gli unici accorgimenti per ottenere un vino che con ogni sua caratteristica dice: “Toscana”. Affinamento in parte in botti da 25 hl di rovere francese e una piccola parte in barriques da 225 litri di secondo passaggio. Raggiunge la sua maturità entro 5-7 anni. Al naso offre un bouquet intenso ed elegante dove emergono profumi di spezie dolci e di frutta rossa, che richiamano la ciliegia e l’amarena. Strutturato ed equilibrato, al palato ha corpo importante che esalta la trama tannica, ben amalgamata e persistente, tipica del Sangiovese. Ideale in abbinamento con selvaggina.

Ripartiamo dal vino Vigna Alta 2017 Badia di Morrona
Terre di Pisa Sangiovese Doc “Vigna Alta” 2017 Badia di Morrona

Per informazioni: badiadimorrona.it


Paolo Porfidio è laureato in enologia e lavora come head sommelier al ristorante Terrazza Gallia, al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Si è classificato primo nel sondaggio “Personaggio dell’anno 2019 - Premio Italia a Tavola” nella categoria Sala e Hotel. Grande è la sua popolarità nel mondo professionale e sui social network, tanto che nel sondaggio è risultato il candidato più votato in assoluto tra tutte le categorie. Di recente è stato nominato coordinatore di Aspi (Associazione sommellerie professionale italiana) Milano.

Paolo Porfidio al Terrazza Gallia - Porfidio, da enologo a sommelier «Nel sondaggio vittoria inaspettata»
Paolo Porfidio al Terrazza Gallia

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