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Un Vinitaly “vulcanico” per il Soave In un libro il rapporto territorio-vitigno

Sul tema del vulcano e sulla sua influenza a livello di vino e terroir si è concentrata l’attività di ricerca del Consorzio negli ultimi 8 anni. Un percorso condensato in “Volcanic Wines”, che sarà presentato a Vinitaly

 
25 febbraio 2016 | 16:35

Un Vinitaly “vulcanico” per il Soave In un libro il rapporto territorio-vitigno

Sul tema del vulcano e sulla sua influenza a livello di vino e terroir si è concentrata l’attività di ricerca del Consorzio negli ultimi 8 anni. Un percorso condensato in “Volcanic Wines”, che sarà presentato a Vinitaly

25 febbraio 2016 | 16:35
 

A Vinitaly per il Soave sale la “febbre da vulcano”. La trasversalità del “fattore vulcano”, la profonda analisi geologica effettuata e la salinità come elemento ricorrente saranno le tre linee guida lungo le quali si snoderanno focus e approfondimenti, esattamente sulla scia di quanto emerso a Londra nel corso di “Volcanic Wines”, il seminario recentemente organizzato dall’Institute of Masters of wine, durante il quale 80 Masters of wine provenienti da tutto il mondo hanno analizzato il “caso Soave”.



Attorno al tema del vulcano, e alla sua influenza a livello di vino e terroir, si è concentrata l’attività di ricerca del Consorzio negli ultimi 8 anni. Un percorso di approfondimento che ha coinvolto tecnici, specialisti, ricercatori, professori universitari e che finalmente è stato condensato nella pubblicazione “Volcanic Wines”, un vero e proprio sussidiario didascalico, di facile consultazione. Proprio questo volume, scritto in italiano e inglese, sarà lo strumento principe che accompagnerà l’intera attività promozionale del Consorzio per tutto l’anno e che sarà presentato proprio a Vinitaly.

Nei 14 capitoli del volume si affrontano gli aspetti legati allo stretto rapporto tra territorio e vitigno, per proseguire con un excursus storico dedicato al “mito” del vulcano; si parla poi di suolo e naturalmente di vino, ma anche di comunicazione, di identità del Soave e di valori appartenenti alla Doc; ampio lo spazio dedicato all’origine geologica del Soave, all’analisi delle colline di origine vulcanica e di quelle di origine calcarea; si prosegue con un approfondimento dedicato alla pianura sia essa di origine vulcanica o calcarea per concludere con un’analisi comparata tra le denominazioni di origine vulcanica in Italia e nel resto del mondo.

Che il vulcano generi un tale interesse all’Institute of Masters of wine è un risultato che non passa certo inosservato tra gli operatori di settore e la stampa specializzata. Specie se si considera il livello professionale richiesto per superare l’esame e diventare Master of wine. Attualmente nel mondo sono 314 i Masters of wine e negli ultimi dieci anni solo 78 aspiranti hanno ottenuto il titolo. Tra questi non c’è ancora nessun italiano.



Il percorso di formazione, in media 5 anni, prevede seminari e masterclass da seguire in giro per il mondo, degustazioni alla cieca, tesine da scrivere in inglese, viaggi tra Londra, Napa o Sidney, senza contare i libri e le bottiglie da acquistare. Piuttosto costosa anche la retta da pagare annualmente all’istituto. Il titolo che si ottiene, superato questo impegnativo percorso di studi, pur non essendo riconosciuto a livello universitario, è molto prestigioso sul mercato internazionale e gode di particolare considerazione nel mondo del trade, delle aste vinicole e nel marketing.

Il Consorzio Tutela Vini Soave sarà presente a Vinitaly 2016: Padiglione 5 - Stand G 4-7.


Consorzio Tutela Vini Soave
Vicolo Mattielli 11 - 37038 Soave (Vr)
Tel 045 7681578
www.ilsoave.com
consorzio@ilsoave.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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