La vendemmia delle uve Moscato è cominciata nei 9.700 ettari di vigneto dei 52 Comuni delle province di Asti, Cuneo e Alessandria. Una «buona vendemmia, uva sana e di qualità», ma «quantitativi non esagerati»: così hanno dichiarato all'Ansa il direttore del Consorzio dell'Asti Giorgio Bosticco e il presidente dell'associazione Produttori Moscato d'Asti Giovanni Satragno.
Trascorsa una settimana dall'avvio della raccolta dei grappoli che produrranno Moscato d'Asti Docg e Asti Spumante Docg, nella zona di Mango (Cn) oggi è il primo giorno di una vendemmia, iniziata precocemente a Cassine (Al) e che proseguirà fino a fine mese nel Cuneese, in Val Bormida. «Se fosse piovuto di più - spiega Bosticco - ci sarebbe stata una produzione più abbondante».
Il potenziale medio di raccolta annuale «è di circa un milione di quintali di uva - precisa Bosticco - che daranno 100 milioni di bottiglie», ma per quest'anno «la stima è di circa 800mila quintali di uva Docg prodotta». Dello stesso parere il presidente dell'associazione Produttori Moscato d'Asti, Giovanni Satragno. La produzione della vendemmia 2016 «sarà, in totale, sì leggermente più bassa - dice - ma pienamente in grado di soddisfare la denominazione».