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Le manovre marketing dell'Asti Docg La versione secca è realtà “rural-glam”

di Andrea Radic
 
28 novembre 2017 | 18:31

Le manovre marketing dell'Asti Docg La versione secca è realtà “rural-glam”

di Andrea Radic
28 novembre 2017 | 18:31
 

La Milano glam dello spazio Gessi in via Manzoni è stata il palcoscenico della nuova denominazione Asti Docg Secco. Prodotto adesso da sedici cantine crescerà per conquistare un posto di rilievo nel segmento più in voga.

«Sono sceso dai bricchi per venire a Milano», afferma il presidente del Consorzio Asti Docg Romano Dogliotti nell'aprire e dare il benvenuto alla presentazione di un nuovo mondo, quello delle bollicine secche da uve moscato e da un territorio che da decenni è sinonimo di vino spumante dolce. «Siamo partiti ultimi ma speriamo di arrivare primi nel campo delle bollicine italiane. Asti e moscato sono i vini dolci più bevuti nel mondo, oggi partiamo alla grande con la versione secca, una dimostrazione di quanto possa rendere questo grande vitigno, uva magnifica, quest'anno poi spettacolare. Festeggio quest'anno - conclude il presidente - la mia 56ª vendemmia e festeggiare con un Asti Secco è straordinario e aspetto tutti voi sulle nostre colline».

(Le manovre marketing dell'Asti Docg La versione secca è realtà rural-glam)

Prende poi la parola Giorgio Bosticco, il direttore del consorzio, che parla di «un evento storico, epocale, perché il Consorzio di tutela dell'Asti è nato 85 anni fa. Qualche anno fa ci siamo decisi ad investire per dirigerci verso il segmento "categoria spumanti" che stava ottenendo i maggiori consensi dai consumatori. Nel 2008 100 milioni di bottiglie di spumante di cui 40 di dolce. Nel 2016 i milioni sono saliti a 120 però solo 35 di dolce, quindi abbiamo seguito il trend di mercato. Un moscato bianco, il nostro, che, unico tra le varietà, sa esprimere le sue peculiarità, sia nel dolce che nel secco, un profumo intenso e aromatico di salvia, rosmarino e pesca che si trovano in tutte le tre tipologie. La nostra volontà è andare alla ricerca dei consumi fuori casa e di un target più giovane. Ma non potevamo muoverci senza criteri scentifico-pragmatici, area produttiva, marketing e la modifica del disciplinare. Dieci aziende hanno partecipato ad un comitato scientifico per definire criteri comuni alla denominazione. Sul mercato abbiamo avuto una situazione più complicata, dovevamo differenziare rispetto al dolce».

(Le manovre marketing dell'Asti Docg La versione secca è realtà rural-glam)

«Una corposa ricerca Eurisko - aggiunge Bosticco - ha analizzato 900 consumatori di spumante sul mercato italiano e tedesco. I risultati sono interessanti, ad esempio è sufficiente la dicitura "secco" in etichetta per chiarire le idee ad un consumatore di spumante. Quindi modifica del disciplinare e decreto di modifica lo scorso agosto. Abbiamo inoltre cambiato il marketing costruendolo con i responsabili marketing delle aziende e l'agenzia Lab di Torino. Sono i profumi di un'uva straordinaria declinata in tre gusti capaci di soddisfare ogni situazione».

(Le manovre marketing dell'Asti Docg La versione secca è realtà rural-glam)

Oggi sono sedici le aziende che hanno cominciato a produrre il milione circa di bottiglie di Asti Secco nello splendido territorio Patrimonio dell'umanità Unesco, con il centro a Canelli (At). Una campagna di comunicazione Rural-Glam realizzata dal fotografo Pepe Russo. E per valorizzare il territorio si terrà a Capo d'Asti il 3 dicembre il concerto di Elisa in piazza Alfieri. Inotre cuochi stellati del territorio saranno testimonial del Moscato dolce Asti Docg e del Moscato d'Asti docg brindando e preparando ricette con i due vini. Altra iniziativa sul territorio, con un primo evento nel marzo 2018, la "Dolce Valle - Sweet Vally" nel territorio del Tanaro, i cui confini sono le Langhe e le sue colline. Prodotti come il Moscato e la nocciola o il miele saranno protagonisti di eventi e assaggi. Due weekend sul territorio per conoscere cosa c'è dietro l'etichetta di un prodotto».

(Le manovre marketing dell'Asti Docg La versione secca è realtà rural-glam)

Al Consorzio fanno capo sia le grandi case spumantistiche sia i singoli e le cooperative. Massimo Marasso, in rappresentanza delle diverse aziende, ha detto: «Ritengo sia stata un operazione necessaria per il territorio, i viticoltori e le case produttrici per portare un po' di Piemonte in giro per il mondo. Le case nate nel territorio sentivano questa esigenza e ci crediamo molto. L'Asti Secco è un prodotto che deve essere "facile" per dare nuove occasioni di condivisione. Continuiamo con impegno e con il supporto del laboratorio del Consorzio».

Stefano Ricagno, vice presidente del Consorzio Asti Docg, ha aggiunto: «Siamo agli albori di questa estensione di gamma. Le bottiglie fino ad ora prodotte sono "prove avanzate", servono per farlo provare al consumatore, a partire dal territorio e dagli italiani, è molto importante che questa nuova categoria sia radicata e trovi collocazione sul territorio. Previdamo di arrivare a qualche milione di bottiglie nell'arco di tre anni, tutto sta a capire e vedere come il consumatore percepirà il nuovo prodotto».

(Le manovre marketing dell'Asti Docg La versione secca è realtà rural-glam)

Dalle sedici cantine che oggi producono la versione secca si potrà arrivare a 25-30, ma le importanti sono già coinvolte, quelle che hanno radici sul territorio e nell'economia agricola.

Il mondo dell'Asti Docg
L’Asti Docg si ottiene dall’uva Moscato bianca coltivata in 52 comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo. La coltivazione si estende per circa 10mila ettari, le aziende viticole interessate sono 3.700. La produzione annuale supera gli 85 milioni di bottiglie, di cui 54 milioni di Asti e 31 milioni di Moscato d'Asti. L’85% circa della produzione viene esportata. Il Consorzio opera per la tutela, la valorizzazione e la promozione dell’Asti Docg e del Moscato d'Asti Docg in Italia e nel mondo. Svolge funzioni di controllo sull’intera filiera e vigila sulle contraffazioni della denominazione. Le aziende consorziate sono 1.109 divise tra 53 case spumantiere, 1023 aziende viticole, di cui 116 vitivinicole, 17 aziende vinificatrici, 16 cantine cooperative.

Per informazioni: www.astidocg.it

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