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Oltrepò Pavese, sottoconsorzi autonomi gestiranno le 6 maggiori denominazioni

L’Oltrepò Pavese e il suo Consorzio dei Vini si preparano ad una vera e propria rivoluzione dopo le vicissitudini recenti. Si potrebbe quasi definire “federalista” la svolta, nel vero senso della parola. Tavoli di lavoro sostituiranno di fatto lo storico ente come una sorta di sottoconsorzi autonomi che faranno capo ad un presidente.

di Stefano Calvi
02 ottobre 2018 | 18:44
Oltrepò Pavese, sottoconsorzi autonomi 
gestiranno le 6 maggiori denominazioni
Oltrepò Pavese, sottoconsorzi autonomi 
gestiranno le 6 maggiori denominazioni

Oltrepò Pavese, sottoconsorzi autonomi gestiranno le 6 maggiori denominazioni

L’Oltrepò Pavese e il suo Consorzio dei Vini si preparano ad una vera e propria rivoluzione dopo le vicissitudini recenti. Si potrebbe quasi definire “federalista” la svolta, nel vero senso della parola. Tavoli di lavoro sostituiranno di fatto lo storico ente come una sorta di sottoconsorzi autonomi che faranno capo ad un presidente.

di Stefano Calvi
02 ottobre 2018 | 18:44
 

L’Oltrepò Pavese e il suo Consorzio dei Vini si preparano ad una vera e propria rivoluzione dopo le vicissitudini recenti. Si potrebbe quasi definire “federalista” la svolta, nel vero senso della parola. Tavoli di lavoro sostituiranno di fatto lo storico ente come una sorta di sottoconsorzi autonomi che faranno capo ad un presidente.

Questi decideranno sulle 6 singole denominazioni più importanti (il numero è ancora provvisorio) al posto dell’ente. I cosiddetti sottoconsorzi faranno comunque capo a un solo presidente, ma avranno ampia autonomia decisionale.

(Oltrepò Pavese, sottoconsorzi autonomi gestiranno le 6 maggiori denominazioni)

Sarà così per Riesling, Metodo classico, Bonarda, Buttafuoco, Pinot nero e Sangue di giuda. È una delle principali novità emerse dal tavolo tecnico tenutosi nel pomeriggio di lunedì a Milano convocato dall’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi e a cui hanno preso parte le associazioni agricole e i principali attori pubblici e privati del settore che hanno condiviso la proposta.

Questi nuovi organismi avranno il compito di gestire in maniera autonoma i disciplinari e la produzione dei prodotti, nonché un codice etico di autogoverno per consorzi e consorziati. Oltre alla profonda riforma dello statuto consorzio che dovrà essere approvata entro un mese, è stata poi stabilita la composizione in seno a Ersaf di un pool tecnico di esperti che avrà il compito di affiancare la filiera vitivinicola nella redazione di un piano di valorizzazione dei vini e del territorio.

Mentre nell’ambito di un accordo tra Regione Lombardia e assessorato all’Agricoltura e Unioncamere - Camera di Commercio di Pavia si finanzieranno nel triennio 2019-2021 azioni di promozione dei prodotti, di formazione enogastromica, di marketing territoriale e altre necessità del sistema.

«Si è concordato su alcune prime mosse per dare nuova vita al Consorzio - spiega l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Fabio Rolfi - si tratta dell’attivazione dei tavoli di denominazione che decideranno in modo autonomo sui disciplinari e sulla propria attività proprio per agevolare un’autonomia decisionale alle varie realtà che caratterizzano la vasta provincia vitivinicola pavese. Nascerà poi un codice etico di autoregolamentazione per il consorzio e i consorziati per favorire comportamenti corretti e virtuosi. Insomma, l’obiettivo è quello di creare un clima di positività e di fiducia che possa rappresentare la svolta per l’Oltrepò».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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