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I 23 anni del Buttafuoco Storico Punto di partenza per crescere

di Stefano Calvi
 
11 febbraio 2019 | 11:00

I 23 anni del Buttafuoco Storico Punto di partenza per crescere

di Stefano Calvi
11 febbraio 2019 | 11:00
 

Un compleanno che fa bene all’Oltrepò Pavese. 23 anni di fatica in vigna e di strategie sul mercato che hanno portato il Buttafuoco Storico ad essere un vino che trova spazio nelle carte dei ristoranti italiani.

Nella suggestiva cornice di Palazzo Bovara di corso Venezia a Milano, è andato in scena il compleanno del Club del Buttafuoco Storico, una passerella che ha catalizzato l’attenzione di stampa specializzata, sommelier, enogastronomi ed appassionati su di un vino che rappresenta un’eccellenza per l’Oltrepò Pavese.

(I 23 anni del Buttafuoco Storico Punto di partenza per crescere)

A testimoniare la riuscita della manifestazione è stata la presenza del Ministro pavese Gian Marco Centinaio che, senza giri di parole, ha confermato: «Ho un amore folle per questo vino. A tal punto che ero in Cina soltanto qualche settimana fa e alla domanda qual è il vino che preferisco ho risposto semplicemente il Buttafuoco. Da tipicità come questa deve ripartire l’Oltrepò Pavese che grazie all’interessamento della Regione Lombardia e di altri attori istituzionali ha finalmente intrapreso un percorso che lo porterà, così si spera, ad uscire da quell’anonimato e in particolare da quelle frizioni che fino ad oggi lo hanno contraddistinto».

(I 23 anni del Buttafuoco Storico Punto di partenza per crescere)

Spumeggiante, anche se questo vino è tutt’altro, l’introduzione del comico Gene Gnocchi, vero mattatore della mattinata a Milano. «Dovete sapere - ha esordito strappando le risate del pubblico - che sono stato fermato dalla polizia, ma quando hanno capito che avevo bevuto Buttafuoco Storico mi hanno aggiunto 2 punti sulla patente. Conosco questo vino perché ho amici in zona che me lo hanno fatto assaggiare e ho imparato ad apprezzarlo. Un grande prodotto da valorizzare. La ricetta comica per rilanciarlo? Sicuramente chiamare Gene Gnocchi alle degustazioni».

(I 23 anni del Buttafuoco Storico Punto di partenza per crescere)

Tra gli interventi anche quello dell’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Fabio Rolfi che sta seguendo da vicino il rilancio dell’Oltrepò Pavese. «La costituzione dei tavoli di denominazione - ha detto Rolfi - rappresenta una svolta storica per il territorio. La Regione Lombardia vuole aiutare l'Oltrepò Pavese a sprigionare le sue straordinarie potenzialità. Il vino deve essere strumento di promozione di tutto il territorio, di turismo, di valorizzazione ambientale. Regione Lombardia c'è, mette a disposizione subito 600mila euro ed è disposta a investire ulteriori risorse in futuro se vedremo che il territorio risponderà in maniera positiva».

(I 23 anni del Buttafuoco Storico Punto di partenza per crescere)

A salutare i presenti - in una sala strapiena a testimoniare l’attaccamento di tutti, dagli addetti ai lavori alle istituzioni, ad un prodotto che entusiasma i palati - è stato il presidente del Club del Buttafuoco Storico, Marco Maggi. «Vogliamo creare qualcosa di importante - ha detto - per far parlare di noi e del nostro territorio. Tutto è nato da 11 produttori che nel 1996 hanno risvegliato un uvaggio ormai perso. Abbiamo raggiunto uno dei primi obiettivi, il 23° compleanno non è un traguardo ma un punto di partenza che, con il nostro grande entusiasmo e con la vicinanza delle istituzioni, ci fa credere sia davvero il momento giusto per galoppare».

(I 23 anni del Buttafuoco Storico Punto di partenza per crescere)

Un progetto condiviso e supportato anche dalle istituzioni presenti che hanno ribadito il loro sostegno alle iniziative del Club. Presente per l’Ersaf - Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, il presidente Alessandro Fede Pellone che ha dichiarato: «Ersaf ha la vocazione di aiutare i territori lombardi non solo dal punto di vista vitivinicolo, quindi l’Oltrepò Pavese che merita un’importante riqualificazione. Voglio dire al Club del Buttafuoco Storico e al suo territorio che noi ci siamo».

(I 23 anni del Buttafuoco Storico Punto di partenza per crescere)

Al termine di tutti gli interventi è stato effettuato il tradizionale taglio della torta con la storica effige del veliero, simbolo del vino ma espressione storica di un territorio che ha legato il suo nome al mondo vitivinicolo. Nel pomeriggio palazzo Bovara ha ospitato un banco d’assaggio con la presenza di tutte le etichette dei 14 vignaioli autonomi del Buttafuoco Storico che continuano a condividere strategie di crescita, ma in particolare una filosofia. Quella legata a questo grande vino.

Per informazioni: www.buttafuocostorico.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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