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L’enologia traina il Garda

di Rocco Lettieri
 
28 maggio 2019 | 15:49

L’enologia traina il Garda

di Rocco Lettieri
28 maggio 2019 | 15:49
 

Cibo, vino, olio, natura e architettura. Il Garda garantisce un’offerta turistica variegata capace di accontentare diversi target di turisti e in grado di evolversi nel corso del tempo.

L’enologia, elemento trainante dell’economia e del turismo locale, non poteva esimersi da questo ruolo e si è assunta, nel tempo, la responsabilità di essere nel mondo uno dei migliori biglietti da visita per la sua area di produzione. Questa sensibilità si è accompagnata alla capacità dei produttori di interpretare le esigenze del consumatore moderno, sposando le sue filosofie di consumo, tra cui l’attenzione alle bollicine da degustare a tutto pasto o in un momento come l’aperitivo, icona contemporanea dell’Italian Style. Questo nuovo orizzonte, maturato in un contesto di attenzione all’ambiente e valorizzazione del patrimonio paesaggistico locale, è una delle sfide più importanti del Garda Doc.

Le etichette Garda Doc nella manifestazione di Lugano (L’enologia traina il GardaLo Spumante Doc un simbolo)
Le etichette Garda Doc nella manifestazione di Lugano

Un Consorzio che ha sponsorizzato con l’aperitivo Garda Doc Spumante la manifestazione Fish&Chef, che si è conclusa lunedì 12 maggio scorso, dove per i dieci anni di questa iniziativa hanno operato in 8 location diverse, ben 8 chef bi-stellati Michelin d’Italia, che hanno acceso la miccia di quella “Rivoluzione” che si chiama, appunto, Fish&Chef.

Ma tra tutte le iniziative, il Garda Doc, dopo la prima esperienza dello scorso anno, il 23 maggio, è ritornato sul lago Ceresio, a Lugano, presso l’Hotel Colorado, con i suoi vini. Vini significativi che hanno immenso valore: tradizione, qualità e passione per la terra, dato che solo da vigneti rispettati e curati con ogni attenzione possono nascere le pregiate uve base per questi mirabili vini.

Saulo Della Valle (L’enologia traina il Garda)
Saulo Della Valle

Ma come dice Luciano Piona, presidente del Consorzio Garda Doc: «Abbiamo scelto Garda Doc Spumante, come maggiore rappresentante della denominazione, inteso come icona contemporanea dell’Italian Style. Un vino che simboleggia al meglio la gioia di vivere e la volontà di cogliere sempre il lato migliore delle cose. Vogliamo dare anche all’estero la possibilità di far conoscere e promuovere il Garda Doc tra le migliori espressioni della spumantistica italiana».

A Lugano, presso l’Hotel Colorado, sono stati presentati ben 27 tipologie diverse di vini spumanti, bianchi e rossi, il tutto per tre ore in degustazione libera con in accompagnamento stuzzichini caldi e freddi, salumi ticinesi e formaggi d’alpeggio delle valli ticinesi (Piora, Sorescia, Vacarisc e Formaggella della Valle di Blenio). Presenti Luciano Piona (presidente) e Carlo Alberto Panont (direttore) in rappresentanza del Consorzio Garda Doc, che ne hanno tracciato le linee essenziali.

Tortellini di Valeggio, asparagi, cocco e caviale "Royal Food" (L’enologia traina il Garda)
Tortellini di Valeggio, asparagi, cocco e caviale "Royal Food"

In serata è seguito una cena di sette portate con sette vini in abbinamento. Il tutto preparato dallo chef del Colorado, Graziano Lamanna, tranne il primo piatto allestito dallo chef Saulo Della Valle, del ristorante L’Hosteria H2O di Moniga del Garda: Tortellini di Valeggio, asparagi, cocco e caviale "Royal Food", una delizia per gli occhi e per il palato. Chiusura con Arcobaleno di frutta di stagione e Gelato fior di latte al “Braulio” e Caffè “Cerutti” e Gin del Bisbino, segno tangibile di territorialità condivisa.

Per informazioni: www.gardadocvino.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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