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Il vino toscano tra dazi e Brexit All'estero il 50% della produzione

In occasione di Primanteprima, l'evento che anticipa la settimana dei vini toscani in vetrina per buyers e operatori del settore, si è fatto il punto sulla condizione di salute del settore.

di Vincenzo D’Antonio
 
17 febbraio 2020 | 12:47

Il vino toscano tra dazi e Brexit All'estero il 50% della produzione

In occasione di Primanteprima, l'evento che anticipa la settimana dei vini toscani in vetrina per buyers e operatori del settore, si è fatto il punto sulla condizione di salute del settore.

di Vincenzo D’Antonio
17 febbraio 2020 | 12:47
 

Governare la comunicazione alla stampa e le degustazioni di anteprime di una galassia così ampia di vini Doc e Docg quali i vini toscani sono, bene merita un momento iniziale di sintesi di scenario.

La forza del vino toscano a Primanteprima (Il vino toscano tra dazi, Brexit ed enoturismo)

La forza del vino toscano a Primanteprima

Ciò è quanto opportunamente accaduto lo scorso 15 febbraio con l’evento “Primanteprima” svoltosi alla Fortezza da Basso.
PrimAnteprima è la collettiva regionale promossa dalla Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze e Fondazione Sistema Toscana.

Il momento centrale di Primanteprima è stato la tavola rotonda a cui hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi, Fabio del Bravo di Ismea, Francesco Mazzei presidente di Avito, Donatella Cinelli Colombini presidente del Consorzio Vino Orcia, Roberto Scalacci della Regione Toscana ed il professore Attilio Scienza, ordinario di Viticoltura dell’Università di Milano, che ha suadentemente raccontato l'esperimento enologico che ha ripercorso dopo 2500 anni la produzione del mitico vino dell’isola di Chio: Nesos, realizzato all'isola d'Elba dall’azienda Arrighi alla maniera degli antichi greci.

Un momento di riflessione in relazione a questioni come Brexit, dazi e coronavirus (Il vino toscano tra dazi, Brexit ed enoturismo)
Un momento di riflessione in relazione a questioni come Brexit, dazi e coronavirus

Concorriamo alla sintesi individuando i seguenti quattro fattori chiave:
  • Più della metà della produzione Doc e Docg Toscana va all’estero. E ben il 50% di questo flusso export ha destinazione in due Paesi: Germania e Stati Uniti;
  • Il momento contingente è in fibrillazione a causa di tre minacce: i dazi Usa, sebbene la recentissima notizia tranquillizzi al momento; le conseguenze della Brexit, non ancora valutabili; il flagello del Coronavirus;
  • I produttori investono in innovazione ed in sostenibilità;
  • L’enoturismo è fenomeno in ascesa.
Un segnale di allarme è dato dalla dinamica dei prezzi che dopo un decennio di aumenti consistenti ha fatto registrare nel 2019 una battuta d’arresto.

In merito agli investimenti in sostenibilità da segnalare il progetto “Soste-Nobil-Età”, coordinato dalla Vecchia Cantina di Montepulciano, che ha sperimentato per la prima volta la creazione di una piattaforma collaborativa per l’autovalutazione della sostenibilità ambientale della propria azienda, così ottenendo informazioni sulle migliori tecnologie a basso impatto ambientale; “Sos.T.”, coordinato dalla Cantina di Pitigliano, che ha consentito a 4 imprese toscane (tra cui la Cantina di Pitigliano e la Cantina Vini di Maremma) di essere certificate secondo la norma Equalitas - Vino Sostenibile, che garantisce la sostenibilità sociale ed etica, oltre che ambientale.

Cominciata a tutti gli effetti la Settimana delle Anteprime (Il vino toscano tra dazi, Brexit ed enoturismo)
Cominciata a tutti gli effetti la Settimana delle Anteprime

In merito all’enoturismo, molto interessante il progetto del Consorzio di tutela del vino a denominazione di origine "Orcia" che nasce per coniugare produzione e turismo, trasformando le cantine in luoghi di shopping, cultura, esperienza e sperimentando un modello riproducibile. La proposta è semplice ma rivoluzionaria: il vino si trasforma in cartolina da degustare, capace di arricchire il viaggio, raccontare il territorio, potenziare il mercato locale di esportazione di un intero pezzo di regione. Proprio nella Val d’Orcia si avvia grazie al Progetto integrato di filiera della Regione Toscana un progetto per avvicinare i turisti al vino della denominazione, servendolo in maniera adeguata: una serie di cantinette d’autore saranno distribuite gratuitamente in tutto il territorio e permetteranno di degustare un calice alla temperatura ottimale, conoscendo al tempo stesso le informazioni relative al produttore e alla storia del vino. Il progetto mira a valorizzare quello che nella Val d’Orcia, riconosciuta a livello Unesco per la sua bellezza, viene detto “l’export sotto casa”, ovvero la presenza tutto l’anno di turismo internazionale.

Ma il crescente connubio tra vino e turismo riguarda tutta la regione: non a caso la Toscana è stata la prima Regione ad adottare una specifica legge, declinando le indicazioni nazionali contenute nel DM del 12 marzo 2019 in tema di enoturismo.

PrimAnteprima, come si è detto, apre la Settimana delle Anteprime che è proseguita con Chianti Lovers a cura del Consorzio Vino Chianti e Morellino di Scansano (16 febbraio, Fortezza da Basso) e va avanti con Chianti Classico Collection a cura del Consorzio Vino Chianti Classico (17-18, Stazione Leopolda di Firenze), Anteprima Vernaccia di San Gimignano a cura del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano (19 febbraio, San Gimignano), Anteprima Vino Nobile di Montepulciano a cura del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano (20 febbraio, Montepulciano), Benvenuto Brunello 2020 a cura del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino (21 e 22 febbraio, Montalcino).

Per informazioni: www.anteprimetoscane.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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