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Cantine d’Italia 2019 230 le “Impronte d’eccellenza”

 
03 dicembre 2018 | 17:54

Cantine d’Italia 2019 230 le “Impronte d’eccellenza”

03 dicembre 2018 | 17:54
 

Per Go Wine sono 700 le cantine “che valgono un viaggio”. La Guida “Cantine d’Italia” che va alla caccia di quelle realtà che appunto meritano di essere visitate sarà presentata a Milano.

Nelle pagine tanti consigli per gli appassionati di vino e per i più curiosi che abbinano la degustazione di ottimi vini alla conoscenza dei territori e delle tradizioni dove questi stessi vini vengono prodotti. Oltre alle 700 cantine selezionate, 71 sono inserite nella speciale rubrica “da conoscere” al termine di ogni regione. Sono invece 230 le “Impronte d’eccellenza” per l’enoturismo, oltre 4.200 i vini segnalati, 1.600 gli indirizzi utili per mangiare e dormire.

(Cantine d’Italia 2019 230 le Impronte d’eccellenza)

La Guida privilegia il tema del racconto per condurre il lettore a conoscere meglio cosa si cela dietro un calice di vino: storie di uomini e donne del vino, storie di famiglie italiane innamorate della loro terra, investimenti lungimiranti da parte di uomini che hanno deciso di dedicare parte della loro vita a favore di un’idea di vino.
 
E dunque “Cantine d’Italia” perché la Guida conduce al vino attraverso la cantina come sito da visitare e come fattore che concorre alla promozione del turismo del vino. Di ogni cantina viene segnalato il Vino Top e un repertorio di vini da conoscere, con curiosità e riferimenti per meglio comprendere il panorama produttivo dell’azienda, avere notizia sulle ultime etichette uscite in produzione. Lasciando poi al lettore/enoturista il compito di scoprire i diversi vini, degustarli ed essere lui protagonista delle diverse scelte.

Si conferma anche in questa edizione l’importanza del fattore “D”. D come domenica, un simbolo inserito a fianco di quelle cantine che manifestano disponibilità all’apertura della cantina nel giorno festivo, sempre o tramite appuntamento. Un segnale della Guida per valorizzare un tema caro all’enoturista italiano che, come noto, viaggia soprattutto neifine settimana ed ha la giusta aspettativa di incontrare cantine aperte all’accoglienza.

Sempre in apertura della Guida, saranno riproposti i “Dialoghi in cantina”; ovvero 9 interviste a uomini e donne del vino italiano. Un modo per privilegiare il tema del racconto che è parte fondamentale di questa Guida. Massimo Corrado, presidente di Go Wine, presenterà le linee generali del volume e le sue principali novità. Un’occasione per discutere di viaggi attorno e per il vino, per una Guida che non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che desidera essere un occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori.

Sono ben 230 le “Impronte Go Wine”: è il massimo riconoscimento attribuito dalla Guida. Rappresentano l’eccellenza nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Nella speciale classifica per regioni ai vertici troviamo la Toscana con 49 impronte, seguita da Piemonte (41) e Veneto (34).

Sono 17 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”:
  • Badia a Coltibuono (Toscana)
  • Bellavista (Lombardia)
  • Bisol (Veneto)
  • Ca’ del Bosco (Lombardia)
  • Capezzana (Toscana)
  • Castello di Modanella (Toscana)
  • Castello di Verduno (Piemonte)
  • Ceretto (Piemonte)
  • Donnafugata (Sicilia)
  • Ferrari (Trentino)
  • Florio (Sicilia)
  • Fontanafredda (Piemonte)
  • Lungarotti (Umbria)
  • Malvirà (Piemonte)
  • Masciarelli (Abruzzo)
  • Planeta (Sicilia)
  • Tenuta Vicchiomaggio (Toscana)
 
La Guida assegna inoltre alcuni “Premi Speciali”. Nell’edizione 2019 sono in totale sette: si rivolgono a Resort e Tavole aziendali d’eccellenza, vini “storici” e “autoctoni”, EnoArchitetture.
Ecco i protagonisti:

Premio “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno:
Albergo Real Castello di Verduno (Verduno, Piemonte);

Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno:
Agriturismo Salae Domini Antonio Caggiano (Taurasi, Campania);

Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno:
Conte Collalto (Susegana, Veneto);

Premio Enocultura:
Casato Prime Donne, Donatella Cinelli Colombini (Montalcino, Toscana);

Premio “Autoctono si nasce”:
Nerobufaleffj Nero d’Avola, Gulfi (Chiaramonte Gulfi, Sicilia);

Premio “Buono…non lo conoscevo!”:
Bianco d’Alessano, I Pastini (Martina Franca, Puglia);

Premio “Vini Storici d’Italia”:
Ferrari Perlè Trentodoc, Ferrari (Trento, Trentino)

Per informazioni: www.gowinet.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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