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La vigna di Leonardo al Mercato Centrale Un dibattito fra scienza, gusto e cultura

Il 2 luglio il Mercato Centrale di Firenze ospiterà un dibattito sulla vigna posseduta da Leonardo da Vinci a Milano, reimpianta in occasione dell’inaugurazione di Expo 2015, dopo essere stata rinvenuta nel 2008

 
23 giugno 2015 | 17:23

La vigna di Leonardo al Mercato Centrale Un dibattito fra scienza, gusto e cultura

Il 2 luglio il Mercato Centrale di Firenze ospiterà un dibattito sulla vigna posseduta da Leonardo da Vinci a Milano, reimpianta in occasione dell’inaugurazione di Expo 2015, dopo essere stata rinvenuta nel 2008

23 giugno 2015 | 17:23
 

Giovedì 2 luglio alle ore 18.30 al Mercato Centrale Firenze avrà luogo un dibattito sulla vigna posseduta da Leonardo da Vinci a Milano (dono del Duca Ludovico Sforza), che è da poco stata reimpiantata. Per l’occasione interverranno personaggi estremamente autorevoli della cultura scientifica, così come degli studi vinciani e della scienza del vino. Grazie alla volontà del presidente del mercato centrale, Umberto Montano, questo dibattito si terrà a Firenze, città chiave nella vita di Leonardo, dove il grande artista-scienziato diede a più riprese prova della propria genialità.



L’occasione per questa suggestiva riflessione è offerta dal lavoro di Luca Maroni, analista sensoriale, enologo, autore ed editore dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani, che, dopo 11 anni di lavoro, è riuscito a realizzare una sua grande scommessa: ritrovare e reimpiantare nell’originaria collocazione milanese (l’antica dimora degli Atellani in Corso Magenta) la vigna posseduta da Leonardo da Vinci. L’affascinante racconto di questa esperienza è stato consegnato al libro di Maroni “Milano è la vigna di Leonardo”, che sarà presentato in questa occasione al pubblico fiorentino.

Il reimpianto della vigna originale di Leonardo, rinvenuta nel 2008 da Luca Maroni e dal gruppo scientifico di lavoro della facoltà di Agraria di Milano, è avvenuto in contemporanea alla manifestazione ufficiale di apertura dell’Expo di Milano del 2015. A seguito di scavi programmati dall’autore con la preziosa collaborazione del professor Attilio Scienza, della genetista Serena Imazio e del pedologo Rodolfo Minelli dell’Università degli Studi di Milano, sono stati rinvenuti frammenti di radice di Vitis Vinifera appartenenti, con ogni probabilità, all’originale vigna leonardesca. Dopo l’identificazione della varietà coltivata nella vigna di Leonardo, si è proceduto al reperimento di esemplari assimilabili a quelli nativi e, infine, al loro reimpianto in situ.

Nel suo volume Maroni non si limita ad analizzare il rapporto fra Leonardo e il vino e a illustrare l’impegno profuso nella “resurrezione” della vigna milanese. L’autore vi ripropone una densa antologia di brani e immagini nei quali Leonardo celebra le virtù e i significati simbolici della vite e del vino. Un’indagine dalla quale emerge la personalità del genio di Vinci, la sua umanità, la sua concezione dell’uomo e della natura, il suo carattere più intimo, vero, profondo.



Discuteranno dei contenuti del saggio al Mercato Centrale Firenze, alla presenza dell’autore, Paolo Galluzzi, Direttore del Museo Galileo di Firenze, che ha steso la prefazione del volume, Tullio Gregory, l’eminente studioso che si è misurato con finezza anche sulla storia del cibo e del vino, e Carlo Pedretti, impareggiabile maestro degli studi vinciani.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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