Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 13:39 | 104267 articoli pubblicati

Michelin acquista Wine Advocat Vini italiani maltrattati come la pizza?

La Rossa ha acquisito la nota pubblicazione curata da Robert Parker. Per il mondo del vino potrebbe essere una rivoluzione stellata, ma le cantine italiane potrebbero preoccuparsi. Il rischio è che i francesi snobbino le etichette italiane così come fanno ormai da anni con la pizza nella Guida per ristoranti. Sarebbe un colpo "gobbo" pericoloso.

23 novembre 2019 | 10:28
Michelin acquista Wine Advocat 
Vini italiani maltrattati come la pizza?
Michelin acquista Wine Advocat 
Vini italiani maltrattati come la pizza?

Michelin acquista Wine Advocat Vini italiani maltrattati come la pizza?

La Rossa ha acquisito la nota pubblicazione curata da Robert Parker. Per il mondo del vino potrebbe essere una rivoluzione stellata, ma le cantine italiane potrebbero preoccuparsi. Il rischio è che i francesi snobbino le etichette italiane così come fanno ormai da anni con la pizza nella Guida per ristoranti. Sarebbe un colpo "gobbo" pericoloso.

23 novembre 2019 | 10:28
 

La notizia è fresca e potenzialmente in grado di cambiare le sorti del settore enologico internazionale: Michelin ha acquisito nelle scorse ore Wine Advocat, la storica e rispettatissima pubblicazione curata da Robert Parker che lavorava a questo manuale del vino dal 1978.

Michelin acquisice Wine Advocat (Michelin acquista Wine Advocat Vini italiani maltrattati come la pizza?)

Michelin acquisice Wine Advocat

Dal punto di vista finanziario si tratta di un completamento dell'acquisizione dal momento che già nel 2017 la Michelin aveva acquisito il 40% delle quote di Wine Advocat. Un'operazione annunciata dopo che Parker aveva di fatto smesso di scrivere critiche sugli oltre 10mila vini degustati ogni anno in seguito alla cessione alla società Soo Hoo Khoon Peng, ex direttore di una società di Singapore, l’Hermitage Wine Company.

Questo il comunicato diramato da Lisa Perrotti-Brown & The Team at Robert Parker Wine Advocate: «Siamo stati completamente acquisiti da Michelin che riafferma la proficua collaborazione avviata nel 2017. La piena integrazione garantirà le sinergie a lungo termine tra enologia e gastronomia attraverso la ricerca di esperienze basate sull’abbinamento di cibo e vino, nonché la creazione di nuovi contenuti e servizi digitali». «Un’incredibile opportunità per unire i punti di forza della Guida Michelin e The Wine Advocate», afferma Nicolas Achard, il nuovo ceo di RPWA. «Alle persone curiose di vino e gastronomia verrà offerto un insieme unico di esperienze dal know-how riconosciuto a livello internazionale e da selezioni indipendenti e imparziali di entrambe le società. L’idea è sviluppare un ecosistema digitale che unisca gastronomia e vino fornendo esperienze esclusive».

Ora che i giochi sono fatti la speranza è che Michelin non applichi anche al vino gli stessi criteri di giudizio sempre più discutibili (ci riferiamo ad esempio alla sempre più rumorosa assenza delle pizzeria in guida) con i quali giudica i principali ristoranti di tutto il mondo. Anche perchè il rischio è che la Guida francese possa in qualche modo spingere i vini francesi a discapito di quelli italiani decidendo le sorti di un "duello" storico sempre molto equilibrato e in grado di generare una sana competizione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       



Pavoni
Prugne della California

Roner
Italmill
ros