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Il tridente della Franciacorta

di Guido Ricciarelli
 
23 marzo 2019 | 12:44

Il tridente della Franciacorta

di Guido Ricciarelli
23 marzo 2019 | 12:44
 

La crescita spumantistica in Italia poggia su alcuni distretti trainanti. Guide alla mano, la supremazia qualitativa in termini di riconoscimenti apicali va nettamente alla Franciacorta.

Questa zona enologica chiude il 2018 alla ragguardevole quota di 17,5 milioni di bottiglie, assomma 104 eccellenze complessive (massimo storico) distribuite tra 60 vini e 36 produttori, 16 dei quali premiati su più etichette.

(Il tridente della Franciacorta)

Un risultato di portata straordinaria che costituisce la dote lasciata da Vittorio Moretti (già successore di Maurizio Zanella) a Silvano Brescianini, neo-presidente del Consorzio di Tutela. Le tre figure appena menzionate, avvicendatesi in questa fondamentale carica istituzionale, sono associate ad aziende che si sono particolarmente distinte in questa “classifica delle classifiche”.

Ca’ del Bosco si aggiudica trofei su 3 vini diversi con il Franciacorta Riserva Annamaria Clementi 2008 che stacca i massimi punteggi per ben 6 bibbie enologiche, risultando come il più premiato della denominazione e vino vivace dell’anno per la Guida Essenziale di Daniele Cernilli. Da uve Chardonnay (55%), Pinot Bianco (25%) e Pinot Nero (20%), soggioga il palato per cremosità e persistenza. Caleidoscopico nelle analogie gustative, rappresenta una delle migliori versioni di sempre del gioiello di Maurizio Zanella. A stretto contatto completano un palmarés aziendale straordinario il Franciacorta Dosage Zero Riserva Noir Vintage Collection 2009 e il Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Annamaria Clementi 2008, vino spumante dell’anno per la Guida I Vini di Veronelli.

Non da meno Bellavista, bollinata con i simboli di vertice su 3 diverse etichette, tra cui spicca il Franciacorta Riserva Extra Brut Vittorio Moretti 2011, premiato da 5 guide di settore. Chardonnay (63%) e Pinot Nero (37%) flirtano sulle frequenze dell’opulenza e della complessità, trascinando il sorso verso un crescendo di rara armonia e pienezza.

Barone Pizzini, tra le prime aziende di zona ad imboccare la strada del biologico (certificata dal 2001) e premiata su 2 etichette, spunta il top ranking per 4 annuari enologici con il Franciacorta Riserva Non Dosato Bagnadore 2012. Una sontuosa versione paritetica di chardonnay e pinot nero, ammaliante e sferzante nel suo incedere progressivo. Appena all’inizio di un viaggio che si annuncia lungo e radioso come quello che, nei nostri auspici, vaticiniamo per il mandato di Silvano Brescianini.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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