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Leonardo da Vinci, genio del vino Un itinerario tra vitigni e buon cibo

di Piera Genta
 
16 aprile 2019 | 10:14

Leonardo da Vinci, genio del vino Un itinerario tra vitigni e buon cibo

di Piera Genta
16 aprile 2019 | 10:14
 

Parte da Vinci, patria del grande personaggio rinascimentale, l’idea del progetto “Leonardo Genio del vino” del Gruppo Caviro presentato al Vinitaly 2019.

E poi ancora in una giornata tutta a lui dedicata proprio nel suo borgo natale di Vinci, al Teatro della Misericordia e la tenuta Villa da Vinci.

(Leonardo Da vinci, genio del vinoUn itinerario tra vitigni e buon cibo)

Un progetto culturale e non solo, un diamante con molte sfacettature, voluto dalla società Leonardo da Vinci spa per fare conoscere gli aspetti inediti della personalità di Leonardo recuperando il suo contributo al mondo del vino non solo con il lancio di una gamma di vini, che interpretano in chiave moderna l’approccio di Leonardo al vino un frutto uva perfetto ed una trasformazione enologica tale da traslare assolutamente integro nel vino il suo nativo contenuto di succo e d’aroma, come sintetizza Luca Maroni nel libro “Leonardo Da Vinci e il vino” ma anche con iniziative culturali di notevole spessore.

(Leonardo Da vinci, genio del vinoUn itinerario tra vitigni e buon cibo)

Villa da Vinci, in precedenza denominata Fattoria Montalbano, è composta da circa 100 ettari di cui 75 piantati a vigna, una dimora storica cinquecentesca, già Villa degli Uguccioni e Casale di Valle. Proprio all’interno della proprietà è stato inaugurato un nuovo spazio espositivo “Leonardo da Vinci e il Rinascimento del vino” curato da Alessandro Vezzosi in cui, tra reperti, opere d’arte e la riproduzione dei congegni, sono esposti alcuni frammenti della vite originale ritrovata nel 2008 a Milano nella casa degli Atellani.

(Leonardo Da vinci, genio del vinoUn itinerario tra vitigni e buon cibo)

Nei vigneti attorno alla Villa troviamo Sangiovese, Merlot e Syrah e fra i bianchi il Vermentino che danno origine alla linea Villa da Vinci, con quattro cru che riprendono il nome storico dei terreni posseduti dalla famiglia nella campagna di Vinci, Sant’Ippolito, San Zio, Linarius e Streda; alla collezione I Capolavori con le più rappresentative denominazioni enologiche italiane abbinate alle opere d’arte di Leonardo. In onore dell’unico disegno di frutto uva realizzato da Leonardo che ci è pervenuto nel manoscritto lo si deve al suo soggiorno in Romagna, siamo nel 1502, quindi una serie di etichette dedicata ai vini dei migliori vigneti romagnoli.

(Leonardo Da vinci, genio del vinoUn itinerario tra vitigni e buon cibo)

La selezione Leonardo da Vinci Vitruviano simbolo dell’armonia, dell’equilibrio, viene realizzata con i vini di Toscana e Romagna che riportano in etichetta proprio il disegno più famoso al mondo. Leonardo oltre ad essere considerato il primo agronomo ed enologo della storia è stato il precursore del bere responsabile, scrive infatti nel Codice Atlantico E’l vin sia temperato, poco e spesso. Non fuor di pasto, né a stomaco vuoto. Quindi fuori dagli schemi due prodotti particolari, proposti nel formato da 187,5 ml, giusta dose, confezionato in confezioni da 6 che fanno parte della linea Leonardo geniale. Per celebrare questo anniversario, le Cantine Leonardo da Vinci hanno realizzato una riserva storica unica, in tiratura limitata di soli 500 esemplari, ottenuta da uve Sangiovese, merlot e Syrah, affinato per 12 mesi in barrique, Il Genio.

(Leonardo Da vinci, genio del vinoUn itinerario tra vitigni e buon cibo)

Vivere oggi le emozioni di ieri: una full immersion che ha visto un racconto inedito da parte di una squadra di persone tra cui Simonpietro Felice, amministratore delegato della Leonardo da Vinci spa; Luca Maroni, analista sensoriale, Alessandro Vezzosi e per abbinare il vino al cibo, Cristina Bowerman, stella Michelin, presidente degli Ambasciatori del gusto, che ha realizzato il menu per Leonardo con piatti originali dove i sapori hanno giocato con le forme e la tecnica.

Al termine della Leonardo experience la proiezione in anteprima del documentario dedicato al rapporto tra Leonardo e il vino con la regia di Marco Carosi e prodotto da Giovanni Storaro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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