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Le colline del Prosecco presto nel Patrimonio Unesco

Le colline del Prosecco inserite nel Patrimonio Unesco. L’ufficialità potrebbe arrivare tra un mese, il 7 luglio, quando a Baku, in Azerbaijan, si riunirà il Comitato dell’Onu che dovrà esprimersi sulla candidatura . Nel frattempo però è arrivato l’importante via libera del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti.

08 giugno 2019 | 08:39
Le colline del Prosecco 
presto nel Patrimonio Unesco
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presto nel Patrimonio Unesco

Le colline del Prosecco presto nel Patrimonio Unesco

Le colline del Prosecco inserite nel Patrimonio Unesco. L’ufficialità potrebbe arrivare tra un mese, il 7 luglio, quando a Baku, in Azerbaijan, si riunirà il Comitato dell’Onu che dovrà esprimersi sulla candidatura . Nel frattempo però è arrivato l’importante via libera del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti.

08 giugno 2019 | 08:39
 

Le colline del Prosecco inserite nel Patrimonio Unesco. L’ufficialità potrebbe arrivare tra un mese, il 7 luglio, quando a Baku, in Azerbaijan, si riunirà il Comitato dell’Onu che dovrà esprimersi sulla candidatura . Nel frattempo però è arrivato l’importante via libera del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti.

Il passaggio è fondamentale, perché è quello che spiana di fatto la strada alle varie candidature, dopo averne esaminato i requisiti. E per le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, questi requisiti finalmente ci sono, dopo che un anno fa era stato deciso un rinvio di 12 mesi. Ora invece Icomos ha dato il suo benestare, con la formula che tradizionalmente utilizza per “consigliare” al World Heritage Committee di inserire un sito nella lista di quelli riconosciuti appunti come Patrimonio Unesco, ovvero la “raccomandazione”.

La candidatura italiana sarà esaminata dal Comitato mondiale il 7 luglio(Le colline del Prosecco presto nel Patrimonio Unesco)
La candidatura italiana sarà esaminata dal Comitato mondiale il 7 luglio

Ma cosa è cambiato da un anno fa ad oggi? Gli approfondimenti chiesti da Icomos alla candidatura italiana (sostenuta dal Governo) sono stati effettuati e sono stati ritenuti “positivi”. Di fatto sono state condotti nuove e più specifiche ricerche bibliografiche riguardo in particolare all'aspetto a mosaico dei vigneti e al sistema bellussera nell'allevamento delle viti. Una ricerca che ha chiarito come i cambiamenti nelle tecniche di coltivazione del terreno delle zone "tampone" non abbiano influenzato le caratteristiche dell'area, che presenta dunque le stesse caratteristiche di due secoli fa.

La notizia, appresa nelle scorse, è stata accolta con grande soddisfazione dal Governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha parlato di «un sogno si realizza dopo 10 anni. Il riconoscimento - ha detto Zaia - premia il lavoro di tante persone che, negli anni, si sono spaccate la schiena per donarci il meraviglioso paesaggio delle Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene. È una vittoria e una grandissima gratificazione constatare che i più grandi esperti di paesaggio a livello internazionale sanciscono che l'idea del dossier non fosse una boutade rivelandosi, invece, la strada giusta per vincolare quelle colline».

Il riconoscimento Unesco non solo aiuterà a vincolare e dunque a proteggere il territorio, ma darà all’intera zona un’ulteriore forte visibilità a livello internazionale, di cui non potrà che beneficiare l’intero settore della produzione di Prosecco, una delle eccellenze del Made in Italy, già oggi tra le più conosciute e apprezzare al mondo. Manca però ancora l’ultimo step, quello dell’ufficialità del Comitato: «Continuiamo a lavorare - ha aggiunto Zaia - affinché il risultato si concretizzi durante l'Assemblea, in cui sarò presente per seguire i lavori e sostenere il nostro dossier».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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