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Volcanic Wine Park Il vino come esperienza sensoriale

di Giulia Marruccelli
 
23 luglio 2019 | 10:31

Volcanic Wine Park Il vino come esperienza sensoriale

di Giulia Marruccelli
23 luglio 2019 | 10:31
 

Si tratta di un piano ampio che punta a sviluppare il turismo enogastronomico esperienziale di un territorio nel cuore del Veneto che ha come focus il fattore “vulcano”.

“Volcanic Wine Park” è una definizione che evoca un insieme concreto fatto di terroir, esperienze, piacere. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza distintiva, in grado di assicurare al turista una fruizione completa del territorio ed un appagamento personale profondo; una total leisure experience, basata su qualità dei servizi, professionalità nell’accoglienza, attività ed eventi esperienziali e rispetto dell’ambiente.

Uno dei territori coinvolti nell'iniziativa (Volcanic Wine Park Il vino come esperienza sensoriale)
Uno dei territori coinvolti nell'iniziativa

Un progetto, il “Volcanic Wine Park”, che prevede prima di tutto il coinvolgimento di 4 consorzi di tutela vini - Lessini Durello, Soave, Gambellara, Colli Berici - e i loro prodotti, vini che esprimono innegabili peculiarità del suolo minerale e particolarmente fertile. Accanto ai consorzi 12 strutture ricettive: Locanda ai Capitelli, Tenuta Coffele, Residenza ai Capitelli, Agriturismo Tamellini, Villa Aldegheri, Hotel Ristorante Tregnago, Hotel Bareta, La Fracanzana, Hotel Turismo, Hotel Soave, Hotel Brusco, Hotel Corte Quadri.

La zona di riferimento del progetto nasce dall’unione di 4 territori che si trovano tra le province di Verona e Vicenza ricche di servizi in grado di accogliere turisti che vogliono vivere in prima persona la vita rurale e godere di esperienze sensoriali a contatto con la natura, attività di turismo esperienziale legate all’enoturismo e all’enogastronomia in generale.

«A distanza di un anno dalla sua nascita - sottolinea Aldo Lorenzoni direttore del consorzio Soave e del Monte Lessini - molteplici sono state le iniziative per attenzionare il pubblico italiano e soprattutto straniero al “Volcanic Wine Park”: dal Merano Wine Festival con la sua platea internazionale, al Prowein una delle più importanti manifestazioni fieristiche enologiche a livello europeo, ma soprattutto al Volcanic Wine Conference, tenutosi a New York il 5 giugno giunto alla sua seconda edizione e, in ultima anche in Giappone in un convegno di settore».

Ma cosa quindi può scoprire un turista curioso e attento su questo territorio straordinario?
C’è da dire intanto che i vigneti del Soave sono stati riconosciuti come Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale secondo il Giahs-Fao. Panorami e territori tracciati da itinerari naturalistici percorribili a piedi, in bicicletta e anche a cavallo alla scoperta della natura locale con la sua biodiversità come ad esempio i fossili di Bolca e Roncà, candidati al riconoscimento Unesco.
La zona del Volcanic wine park, inoltre, è costellata da una miriade di forme di architettura rurale da valorizzare attraverso tour mirati e soprattutto da itinerari culturali alla scoperta delle ville del Palladio, patrimonio dell’Unesco.

Itinerari che si completano con la scoperta enogastronomica locale dove è possibile gustare le eccellenze autoctone, dai salumi ai formaggi artigianali, i piatti tipici ai preziosi vini e in alcune strutture della rete partecipare a lezioni di cucina locale in multilingua sulle specialità gastronomiche, così gli ospiti potranno conoscere e portare con sé non solo il ricordo del gusto ma anche la conoscenza per realizzarle a casa.

Per informazioni: www.volcanicwinepark.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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