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Vendemmia al via, Italia leader Ma il raccolto calerà del 10%

 
07 agosto 2019 | 09:50

Vendemmia al via, Italia leader Ma il raccolto calerà del 10%

07 agosto 2019 | 09:50
 

Il Belpaese supererà la Francia in termini di produzione, seppure con un calo abbastanza consistente a livello nazionale, rispetto all’anno scorso. La stima per il 2019 si aggira tra i 47 e i 49 milioni di ettolitri . Oggi il via, con la raccolta dei primi grappoli di Pinot Grigio in Sicilia. Il ministro Centinaio: «Confermate le previsioni positive».

Si apre oggi in Italia la stagione della vendemmia. Il primo, simbolico, grappolo è stato raccolto questa mattina nell’azienda agricola Massimo Cassarà in Sicilia, in Contrada San Giorgio a Salemi, provincia di Trapani. Un gesto che inaugura dunque l’inizio della raccolta lungo la Penisola con la vendemmia delle uve Pinot grigio, le prime ad essere trasformate in vino.

Il raccolto parte oggi dalla Sicilia (Vendemmia al via, Italia leader Ma il raccolto calerà del 10%)
Il raccolto parte oggi dalla Sicilia

Secondo una prima stima di Coldiretti la produzione complessiva si aggirerà fra i 47 e i 49 milioni di ettolitri, una quantità in calo di circa il 10% rispetto al 2018, ma che permette ugualmente di vincere la sfida con i cugini francesi e conquistare il primato mondiale. «Un risultato che - sottolinea la Coldiretti - garantisce all’Italia la leadership internazionale davanti alla Francia, dove la produzione dovrebbe oscillare fra 43 e 46 milioni di ettolitri e alla Spagna con una stima fra 40 e 44 milioni di ettolitri. La vendemmia del 2019, per effetto del clima pazzo e del maltempo alternato a ondate di caldo africano che hanno caratterizzato l’estate, registra alcuni ritardi soprattutto al Nord».
 
In Italia le condizioni attuali fanno ben sperare per un’annata di buona, se non addirittura di ottima qualità, anche se l’andamento della raccolta dipenderà molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo. Da nord a sud della Penisola si parte tradizionalmente con le uve pinot e chardonnay in un percorso che prosegue a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si conclude addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Nerello.

La produzione tricolore sarà destinata per circa il 70% a vini Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola. «Sul territorio nazionale - ricorda la Coldiretti - ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità su cui può contare l’Italia che vanta lungo tutta la Penisola la possibilità di offrire vini locali di altissima qualità grazie ad una tradizione millenaria. Le prime quattro regioni per quantità prodotte – rileva la Coldiretti - sono il Veneto con il 25% del totale nazionale, la Puglia con il 18%, l’Emilia Romagna con il 17% e la Sicilia con l’8%».

il vino italiano ha fatto registrare un fatturato di 11 miliardi di euro (Vendemmia al via, Italia leader Ma il raccolto calerà del 10%)
Il vino italiano ha un fatturato di 11 miliardi di euro

Il vigneto Italia con i suoi 658mila ettari coltivati offre opportunità di lavoro con l’inizio dalla vendemmia 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio. L’esercito del vino spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi.

«Il vino italiano con un fatturato di oltre 11 miliardi di euro è cresciuto scommettendo sulla sua identità, con una decisa svolta verso la qualità che rappresentano un modello di riferimento per la crescita dell’intero agroalimentare nazionale», ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che «distintività e legame con il territorio sono i fattori competitivi vincenti per l’intero Made in Italy».

«Le nostre previsioni positive per la prossima annata vengono confermate - ha detto il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio - I primi dati che giungono affidano ancora all’Italia il primato in termini di produzione e registrano il record storico nell'export. Risultati importanti che sono frutto di un grande lavoro da parte degli agricoltori e dei produttori a cui vanno i nostri complimenti e un grazie. Nonostante i ritardi e le difficoltà dovuti al maltempo, gli sforzi messi in campo stanno garantendo che la raccolta proceda nel migliore dei modi. Il vino è uno dei settori trainanti della nostra agricoltura, simbolo da sempre dell’eccellenza made in Italy in Europa e nel mondo. Da parte nostra continuerà ad esservi tutto il supporto indispensabile per stare al fianco delle aziende vitivinicole affinché possano operare in condizioni favorevoli e portare sul mercato un prodotto di qualità a tutela della sicurezza dei consumatori».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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