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Il cibo sardo secondo Gianluca Piredda

Piera Genta
di Piera Genta
19 dicembre 2017 | 17:22

Con un punto di vista da giornalista, Gianluca Piredda racconta la cultura enogastronomica della Sardegna, ricordando come con i suoi secoli di storia e di dominazioni è esempio di contaminazione culinaria e non solo.

Ad esempio gli arabi hanno lasciato in dote il couscous; di origine spagnola invece la panada, tortino salato che si trova in Messico ed altre regioni dell’America latina. Dai genovesi la fainè, farinata e la pasta alla Carlofortina condita con il pesto alla genovese.

(Il cibo sardo secondo Gianluca Piredda)

La prima parte del libro è dedicata ai prodotti tradizionali e agli ingredienti tipici, a seguire una carrellata di ricette, molte delle quali antiche, che prendono in esame tutte le anime dell’isola, una tradizione fatta di formaggi tipici, pani, paste ripiene, anche se di solito abbiamo l’abitudine di associare la Sardegna al suo piatto più conosciuto, il porcetto, maialino da latte arrosto, e ai suoi vini, il cannonau e il mirto.

Ogni zona dell’isola ha la sua cucina, semplice, che si basa sui prodotti del luogo e con i suoi due mila chilometri di coste anche una gastronomia di mare. Per concludere una sezione dedicata ai liquori.

Titolo: Sardegna in cucina
Autore: Gianluca Piredda
Editore: Iacobelli Editore
Pagine: 168
Prezzo: 9,90 euro

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