Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 30 aprile 2024 | aggiornato alle 15:26| 104894 articoli in archivio

Rosanna Marziale, Premio IaT 2011 «Il sondaggio fa scoprire nuovi talenti»

di Andrea Radic
20 dicembre 2017 | 09:50

Rosanna Marziale, vincitrice del Premio Italia a Tavola 2011, fa un bilancio dei dieci anni dell'evento, ricorda la sua vittoria raccontando cosa sia successo da quel momento e cosa sarà del suo futuro. La sua è la prima di una serie di interviste ai vincitori del passato che pubblicheremo nel corso del sondaggio.

Lei quest'anno è tornata in gioco nella categoria "Campioni", una delle principali novità di questa 10ª edizione (sostenuta dai main sponsor Grana Padano, Pentole Agnelli e Trentodoc): 26 vincitori dei sondaggi precedenti sono stati rimessi in gara, in omaggio al loro successo e anche per capire quanto siano riusciti ad allungare l'onda della loro notorietà. L'idea sembra essere piaciuta alla rete: sono già 10mila infatti i votanti alla singola categoria che risulta essere la seconda più cliccata dopo quella degli "Opinion Leader".

L'entusiasmo della rete è in generale diffuso
; sono passati poco più di 3 giorni dal via e i votanti sono infatti già oltre 22mila. Le proprie preferenze si possono esprimere fino all'11 febbraio (CLICCA QUI PER VOTARE). Al momento Antonino Cannavacciuolo guida la categoria "Cuochi", Giuseppe Vitiello quella dei "Pizzaioli", Damiano Carrara è primo tra i "Pasticceri", Ramona Ragaini è la più votata tra i "Maitre, Sommelier e Manager d'hotel", Marvin Dondossola tra i "Barman" e Valerio Braschi primeggia tra gli "Opinion Leader". Quindi, la Marziale tra i "Campioni".

Rosanna Marziale (Rosanna Marziale, Premio IaT 2011 «Il sondaggio fa scoprire nuovi talenti»)
Rosanna Marziale

La cuoca campana è al lavoro nel suo ristorante Le Colonne a Caserta. Rosanna siamo giunti alla decima edizione del premio Italia a Tavola, è tempo di bilanci. Il suo quale è?
Sono stati dieci anni di attenzione alla ristorazione, perché questi personaggi emergono proprio dai diversi settori, avete dato l'opportunità di far conoscere talenti che altrimenti non si sarebbero probabilmente messi in luce. Il tutto con grande attenzione e serietà.

La forza del sondaggio è anche la rete, cosa significa questo?
La gente va a vedere e si informa, proprio stamattina degli amici mi chiedevano notizie sui candidati. Si mette in moto un interesse generale che si unisce ai vari programmi televisivi. Il Premio Italia a Tavola è un momento di attenzione al cibo e al vino che fa bene al settore.

Dieci anni di premio, ma anche dieci anni della tua vita, che bilancio fai?
Sembrerà scontato, ma mi sento più cresciuta. Ho fatto tante esperienze di vita professionale mettendomi a confronto con altri cuochi, ho fatto televisione, show cooking, competizioni. Sono una persona più matura, mi sento più consapevole e tranquilla, prima c'era più euforia adesso siamo cresciuti è più arricchiti umanamente.

Tra dieci anni dove ti vedi?
Devo dire la verità penso più al breve termine, i disegni a lunga distanza mi sembrano un po' soffocanti preferiscono far bene e poi proseguire.

Il premio è molto social, tu lo sei?
Sono molto a favore dei social network, danno la possibilità di vedere che succede e mettersi in contatto con il resto del mondo in pochissimo tempo. Certo non bisogna esagerare, come in ogni cosa, ma sono ad esempio di aiuto per il lavoro. Per far sapere cosa fai e vedere gli altri che fanno. Ad esempio se voglio sapere se il mio amico Stefano Cerveni che sta alla Triennale, fa una cena particolare o una degustazione, vado sui social. A volte alla mancanza di tempo si può ovviare con un contatto virtuale anche se nulla sostituisce lo scambio diretto.

Hashtag: #premioIaT

© Riproduzione riservata