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Davide Paolini, Premio IaT 2011 «Dieci anni su solide fondamenta»

Gabriele Ancona
di Gabriele Ancona
vicedirettore
12 gennaio 2018 | 10:58

Ha coniato un neologismo che è entrato di diritto nel tessuto della lingua italiana. Il termine “gastronauta” fa parte ormai del lessico familiare nazionale. L’intuizione si deve a Davide Paolini, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico, uomo di comunicazione e Personaggio dell'anno 2011 di Italia a Tavola.

Ha inventato un movimento di pensiero e di cultura materiale che identifica come “gastronauta” chi è capace di godere dei sapori più ruspanti non asservendosi ai luoghi comuni culinari, ma scegliendo di mangiare con la propria testa.

Davide Paolini (Davide Paolini, Premio IaT 2011 «Dieci anni su solide fondamenta»)
Davide Paolini

Alla metà degli anni Novanta una consapevolezza rivoluzionaria, oggi ancor di più. «La critica gastronomica attuale - racconta - sta vivendo un momento di calma piatta. Ci sono poche novità e quello spirito pimpante che le dà linfa latita. Il web, poi, è intasato di commenti. Troppa roba». Troppa carne al fuoco, aggiungiamo noi, buttata sulla brace in modo massivo. In apparenza una spinta dinamica, nella realtà tanta confusione.

L’antesignano Davide Paolini, nel 2011 e con la bellezza di 13.899 voti, si è imposto nel sondaggio Personaggio dell’anno di Italia a Tavola nella sezione Opinion leader. «È stata una bella esperienza - ricordo - anche un po’ sofferta, con un testa a testa fino all’ultimo voto. E poi il risultato, che ha gratificato l’Ego. Siamo tutti un po’ narcisi, no? Richiamare poi, per la decima edizione del Premio, i vincitori storici di categoria trovo sia un’iniziativa sensata. Del resto dopo il Campionato c’è sempre la Coppa dei Campioni».

E infatti Davide Paolini rientra tra i candidati della categoria Campioni, una sezione creata ad hoc per il 10° anniversario del sondaggio Personaggio dell'anno di Italia a Tavolta (CLICCA QUI PER VOTARE), sostenuto in quest'edizione dai main sponsor Grana Padano, Pentole Agnelli e Trentodoc.

Dieci edizioni e un bilancio più che positivo, come sottolinea il Gastronauta: «Una manifestazione che poggia su solide fondamenta. Resistere 10 anni in un settore spesso contaminato da veleni e senza essere stati vittima di tentativi di imitazione non è poca cosa». Dietro le quinte del Premio Italia a Tavola - Personaggio dell’anno ci sono infatti tanto impegno, fatica, sacrifici. Elementi dotati di scarso appeal.

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