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Conte: Rischi calcolati per ripartire Resta l'obbligo delle mascherine

16 maggio 2020 | 21:16

Giuseppe Conte ha parlato stasera, in conferenza stampa, davanti al popolo italiano per presentare la Fase 2. Ha riportato, prima di tutto, i vari punti già approvati dal Consiglio dei Ministri. Dalla riapertura delle attività come negozi e ristoranti alla cancellazione dell'autocertificazione, dall'allentamento delle misure alla conferma di alcune norme da seguire sempre - distanziamento di 1 metro, raccomandazione della mascherina, divieto di assembramento.

Giuseppe Conte - Conte: Rischi calcolati per ripartireResta l'obbligo delle mascherine

Giuseppe Conte

Riportiamo qui un estratto della conferenza stampa

Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva epidemiologica potrebbe tornare a salire. I nostri principi rimangono gli stessi, prima di tutto la tutela della vita e della salute dei cittadini, e non sono negoziabili. Ma li dobbiamo declinare diversamente in questa fase. Stiamo affrontando questo rischio e lo stiamo accettando, altrimenti non potremmo ripartire. Dovremmo aspettare la scoperta del vaccino, ma non ce lo possiamo permettere.
 
Affrontiamo questa Fase 2 con la voglia di ricominciare ma con prudenza. I dati incoraggianti ci confermano che gli sforzi collettivi fin qui fatti hanno prodotto i risultati attesi. È sceso il numero dei contagiati, dei malati e dei decessi, ed è aumentato il numero dei guariti. Abbiamo potenziato le strutture ospedaliere con nuovi posti di terapia intensiva e sub intensiva, abbiamo aumentato controlli con tamponi e test e stiamo per sperimentare la app "Immuni". Siamo nella condizione di affrontare questa fase con fiducia ma anche senso di responsabilità.

Conte ovviamente ha insistito sulle norme per la riaperture della attività, dai ristoranti agli hotel fino agli stabilimenti balneari. Tutte queste riaperture devono tenere conto delle linee guida stabilite.

App Immuni
Giuseppe Conte ha fatto anche delle ulteriori precisazioni.
L'app Immuni, che verrà sperimentata a breve e sarà pronta a partire per tutto il Paese - questa insieme ai test che si stanno facendo contribuirà a tenere monitorata la curva epidemiologica.

Le altre date di riferimento: 25 maggio, 3 giugno, 15 giugno
Gli spostamenti in regione saranno consentiti senza più il bisogno di giustificarsi, come detto, mentre tra le regioni si dovrà attendere il 3 giugno (stessa data per le aperture delle frontiere con i Paesi Ue). Previa valutazione della curva, naturalmente.
Dal 25 maggio la riapertura di palestre, piscine, centri sportivi, anche qui con protocolli di sicurezza. Dal 15 giugno invece teatri, cinema e un ventaglio di offerte varie a carattere ludico ricreativo.

La Lombardia
Raccomanda, spinto anche dalle domande di alcuni giornalisti, prudenza a Regioni come la Lombardia. Una regione «che sta combattendo ancora questa battaglia». «È stato presentato questo piano nazionale di monitoraggio, è molto sofisticato. Questo piano ci permette di affrontare questa Fase 2. Io sono stato molto chiaro con le Regioni. Qui non c'è nessuno scarico di responsabilità. Non si gioca». Conte consiglia ai Lombardi di essere attenti, di fidare anche nel principio di autoresponsabilità.

«Noi in questo momento non abbiamo un motivo per dire alla Lombardia di non aprire, la fascia non giustifica la chiusura. Ogni Regione in base al Decreto, può introdurre misure ampliative o restrittive. È chiaro che lo Stato ha una funzione di vigilanza e coordinamento».

Il futuro
Conte ha parlato anche delle riforme di domani, quelle a lungo termine. Prima di tuto, «nelle prossime ore ci dedicheremo al decreto sulle semplificazioni e contemporaneamente piano europeo per strumenti finanziari per questa emergenza». Più avanti ancora «interventi di più ampio respiro per l’Italia che vogliamo, più verde, più digitale, più inclusiva».

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