Lo splendido albergo La Posta Vecchia di Palo Laziale ha chiuso la stagione turistica 2016 (riaprirà per alcuni giorni a Capodanno e a primavera 2017). La stagione appena conclusasi è stata per Antonio Magliulo la prima come executive chef dell’annesso ristorante The Cesar, dopo otto anni trascorsi a fianco di Michelino Gioia.
Antonio Magliulo
«La mia avventura a La Posta Vecchia è iniziata come capo partita - esordisce Antonio, che tiene molto a ricordare il suo cammino nel mondo della ristorazione - dopo la mia formazione nella scuola alberghiera di Benevento sono entrato nel 2008 nella cucina della Posta Vecchia e passo dopo passo sono arrivato a ricoprire, da questo anno, il ruolo di executive chef».
Un ruolo che rispecchia in pieno la filosofia meritocratica e propensa alla crescita professionale delle risorse interne della struttura di proprietà di Roberto Sciò. Originario di Caserta, orgoglioso di annoverare tra i suoi maestri Alain Ducasse, Enrico Crippa e Gaetano Trovato, Antonio definisce la sua cucina completa, di qualità e innovativa.
«Ogni mio piatto deve essere completo nella sua composizione sensoriale - prosegue Antonio - con prodotti di assoluta qualità per una cucina basata sulla tradizione ma con lo sguardo rivolto verso l’innovazione perché nel mio lavoro mi piace non fermarmi mai. Dopo la creazione di un mio piatto lascio per un attimo la cucina per andare in sala dagli ospiti e raccogliere le loro impressioni».
Nei piatti di Magliulo la tradizione mediterranea viene rivisita con la creatività di uno chef che ama innovare e per questo motivo lui stesso tiene a ricordare le proposte più gettonate dai clienti nella stagione appena conclusasi. «Al primo posto l’Astice, emulsione di cozze, fregola e gel di yuzu, seguito al Maialino da latte, orzo, liquirizia e sedano rapa e il Merluzzo carbonaro nero, topinambur, salicornia e gazpacho di limone - evidenzia Antonio - piatti che hanno come denominatore comune un perfetto accordo di profumi, sapori e colori, deliziando l'occhio e il palato».
Merluzzo carbonaro nero, topinambur, salicornia e gazpacho di limone
Antonio mette molta cura nel preparare i suoi piatti in perfetta sinergia con i suoi collaboratori, studiando con il maitre e sommelier Daniele Ferrara i migliori abbinamenti cibo e vino. «Sono molto esigente con me stesso - continua lo chef - il mio è uno studio continuo di tecniche e di materiali, ma soprattutto di ricerca di nuove consistenze e nuovi sapori da condividere con Daniele e con il mio staff di cucina al fine di fare provare piacevoli sensazioni agli ospiti del The Cesar, nel giusto equilibrio cibo e vino».
L’umiltà, che per lo scrivente è una dote importante e non un difetto, fa parte del dna di questo giovane ed emergente chef nel panorama nazionale, che tra i suoi progetti futuri non ha, a differenza di molti suoi colleghi, quello di ambire alla ribalta televisiva, ma ancora voglia di stare in cucina. «Certo la televisione è una bella vetrina, ma forse tra qualche anno - conclude Antonio - io ho ancora voglia di acquistare direttamente i prodotti, di cucinarli, di studiare le nuove tecniche, di fare semplicemente il mio lavoro per la gioia dei clienti del The Cesar».
La Posta Vecchia Palo Laziale - 00055 Ladispoli (Rm)
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