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Alcune regole per il successo di un ristorante

Roberto Vitali
di Roberto Vitali
29 giugno 2018 | 08:08

Perché un’attività di ristorazione funzioni non bastano passione, materia prima e cura per i dettagli. Bisogna investire sulla costruzione e gestione di un team motivato che sappia intuire le esigenze del cliente.

La ricetta per gestire un ristorante di successo? Io non l’ho e quindi mi faccio aiutare dallo chef di successo Filippo La Mantia, seguendo quanto ha suggerito agli allievi di un recente master sulla ristorazione. Prime doti essenziali: spirito di sacrificio, umiltà, dignità e onore. «Con onore - sostiene La Mantia - intendo la capacità di onorare la gente che ti viene a trovare. Il mio spazio è una casa, un luogo aperto, accessibile a tutti. Questo lavoro è fatto di prestazioni e dettagli. Bisogna essere in grado di sviluppare un alto grado di empatia per essere sensibili a quello che vuole il cliente. Lo chef deve trovare il tempo di uscire in sala e conoscere i suoi ospiti».

(Alcune regole per il successo di un ristorante)

Quali sono gli ingredienti giusti da mixare per fare un buon lavoro? «Allegria, positività, cordialità, semplicità e determinazione». La passione per la cucina, la materia prima e la cura per i dettagli non bastano. Un cuoco deve saper scegliere le persone migliori con cui collaborare, in particolare lavorare con chi ha capacità imprenditoriali molto sviluppate. Fare questo mestiere non è un obbligo, è una scelta: se si fa questa scelta, ci si deve impegnare.

Perché una performance sia ben riuscita bisogna investire sulla costruzione e gestione di una squadra, un team motivato e che sa intuire le esigenze del cliente. La Mantia dedica molto tempo a seguire i suoi collaboratori, per verificarne le attitudini: tra queste anche la flessibilità e la capacità di adattamento, che rivestono un ruolo importante, perché gli imprevisti e le difficoltà possono essere sempre dietro l’angolo.

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