Arancia Rosaria, 10 anni di successi Vince il connubio tra salute e gusto

L’Organizzazione produttori Rosaria è una società consortile in cui confluiscono alcune selezionate aziende agrumicole, un’industria di trasformazione e la struttura commerciale dei fratelli Panniteri che ha creato il marchio. Le aziende si attengono a disciplinari di produzione e sono costantemente monitorate e assistite dai tecnici Rosaria. Dopo dieci anni di valorizzazione dell’Arancia rossa Igp, Rosaria ha voluto celebrare l’anniversario con un educational che si è tenuto a In Kitchen di Milano.



Per l’occasione sono intervenuti oltre a un rappresentante dell’azienda, i parlamentari europei Paolo de Castro e Giovanni La Vita, il direttore executive master in sales e marketing della Bologna Business School Fabio Acarani e la diet coach Samantha Biale, che ha presentato l’evento oltre a intervenire in merito alle proprietà dell’arancia rossa. In primo luogo è stato precisato che l’arancia rossa prospera unicamente sull’Etna dove le escursioni termiche tra notte e giorno provocano la caratteristica coloritura rossa, mentre nella Sicilia occidentale le arance sono bionde.

È quindi emersa un’immagine di Rosaria quale organizzazione di produttori che ha saputo imporsi sul mercato grazie alla valorizzazione della qualità e l’implementazione di nuovi supporti per la promozione dei prodotti; inoltre il brand ha differenziato l’alto di gamma, attualmente riconosciuto e apprezzato dal consumatore. Fabio Ancarani ha illustrato i risultati di un’indagine in modalità Cawi (web) sulla percezione di un campione di consumatori in relazione all’italianità dei prodotti e all’importanza che riveste il territorio. Un obiettivo della ricerca consisteva nella comprensione della percezione di Arancia Rosaria e in generale dell’arancia rossa da parte del campione intervistato.



Rosaria è tra le prime sei marche che i consumatori associano alla frutta. Una marca è scelta per non solo per la bontà del prodotto inteso come dolcezza, sapore, gusto e qualità, ma anche per la fiducia che viene riposta nel brand. In merito più del 50 per cento di consumatori è disposto a pagare un premium price per un prodotto frutticolo di marca. L’arancia rossa, nello specifico, evoca benessere e gusto, salute, territorio, frutta e anche stati d’animo e viene associata soprattutto alla Sicilia. L’arancia rossa è consumata in primo luogo perché contiene vitamina C e fa bene alla salute, quindi perché piace, è un prodotto di stagione e proviene dal territorio italiano.

Il 43% dei consumatori di arance rosse conosce le arance Rosaria e le consuma per lo più 2-3 volte alla settimana. I motivi principali che spingono al consumo sono collegati al benessere, alla bontà e alla fiducia. La percezione di Rosaria tra salute e gusto è equilibrata, anche se la preferenza tende più al gusto. Infine Samantha Biale ha spiegato che il pregio dell’arancia rossa risiede nella ricchezza di antociani, sostanze antiossidanti che insieme ad altre contenute nel frutto rendono meglio assimilabile la vitamina C e svolgono un ruolo antiossidante. Inoltre un bicchiere di succo d’arancia contiene la stessa quantità di calcio di un bicchiere di latte. A conclusione Filippo La Mantia ha servito tre piatti, cous cous, spaghetti e dessert tutti preparati con arance insieme con altri ingredienti.


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