Già oggi il contratto più utilizzato nei pubblici esercizi (quello Fipe ConfCommercio) garantisce ai livelli più bassi minimi superiori ai 9 euro l'ora. Il dibattito politico non tiene conto del mercato del lavoro
Il piatto proposto dalla trattoria Bernabò di Bergamo Alta, con tanto di grande cartello all'esterno, riaccende la questione dei “critici gastronomici della domenica” che giudicano “minacciando” il comparto
I proclami di rilancio post-Covid reggono poco, gli stranieri salvano il turismo italiano. Le polemiche sono più degli interventi per il settore che, abbandonato dalla politica, può contare solo sulle sue forze
Nonostante le promesse del Governo, l'Horeca si scontra con una mancanza di azioni concrete. È fondamentale un cambio di rotta per garantire il futuro dell'industria turistica con nuove regole e investimenti
A fronte del boom di turisti molti gestori dell'Horeca temono di non riuscire a rispondere alla domanda perché manca il personale. La "decontribuzione" proposta dalla Santanchè non si vede, perché non fare un decreto?
“Il Manifesto” può essere l’occasione per dare più forza e dignità al comparto del Turismo: occorre, però, aggregare tutte le categorie del mondo dell’accoglienza e della ristorazione, senza fermarsi solo alle cucine
La polemica sui social sul "primo" a 26 euro al ristorante 10_11 dell'Hotel Portrait a Milano (Ferragamo) conferma come l'alta cucina può essere in attivo e riempire un locale quando si rifà alla tradizione.
10 punti da tenere in considerazione per il successo di un ristorante: più in generale le strategie per gestire i costi e aumentare le entrate, che sono ovviamente fondamentali.
La ristorazione italiana sembra divisa fra due anime, ma in realtà - salvo alcune eccezioni - la tendenza è quella di un "incontro" che si basa sulla valorizzazione della nostra cultura e dei nostri prodotti tipici.
Formazione, contratti di lavoro, fiscalità e promozione sono finalmente ai primi posti nell’agenda del Governo, ma ora servono anche provvedimenti e riforme urgenti, in particolare per far fronte alla carenza di personale
Il settore dell’alta ristorazione estrema sta attraversando una fase di crisi. La clientela sempre più spesso cerca esperienze culinarie meno formali e più accessibili dal punto di vista economico.
Con la proroga delle concessioni, l’Italia rischia di perdere parte dei miliardi del Pnrr. Serve una riforma subito, ma lo Stato non sa quanti sono gli stabilimenti balneari per l’inefficienza del Demanio
La chiusura del St.Hubertus (3 stelle) pone in evidenza come il futuro di un ristorante è uguale a quello di qualunque azienda: dipende dalla gestione. Qui la proprietà mette in secondo piano il valore della Michelin.
Nel nostro Paese si avverte una sorta di giro di boa e nell’aria c’è voglia di italianità: molti cuochi ripropongono ricette della tradizione in chiave contemporanea e valorizzano prodotti della filiera agroalimentare
Ragion stellata: quando un ristorante ha il solo obiettivo di conseguire riconoscimenti da una guida rinomanata, puntando più sul fenomeno (come appare il piatto), che sul noumeno (il piatto in sé).
A partire dallo sci, l’area del vulcano siciliano offre un ampio ventaglio di proposte e di attività anche per la stagione fredda, con un’ospitalità fra le più qualificate di tutto il Mediterraneo
Il governo Meloni ha avviato un progetto politico di lungo respiro, che ci auguriamo dia stabilità alle imprese e all’economia. Per il mondo del turismo e dell’enogastronomia speriamo ci siano a breve iniziative serie
Il nodo può essere sciolto in primis azzerando le commissioni fino ad un importo ragionevole e abbassando i costi percentuali. Inoltre si potrebbe optare per l’euro digitale a fianco del contante
Nonostante siano molte le zone d’Italia ideali per gustare il tartufo, l’area storicamente più ricca di mete enogastronomiche è rappresentata dalle Langhe, a cui dedichiamo il numero di novembre di Check-In
La mossa vincente della premier Meloni potrebbe essere proprio il fatto di aver scelto solo esponenti di Fratelli d’Italia nei Ministeri che si devono confrontare con le associazioni imprenditoriali