Expo, numero di ingressi ancora ignoto Sala: «Tornelli in tilt per il caldo»

23 luglio 2015 | 17:18
Il commissario unico Giuseppe Sala (nella foto) ha attribuito alla calura estiva l’impossibilità di fornire dati certi sui visitatori di Expo. È successo nel corso dell’ultima riunione del consiglio d’amministrazione di Expo Spa, in cui Sala ha dovuto rendere conto alla presidente Diana Bracco, ai tre consiglieri e ai tre sindaci sull’andamento degli ingressi dopo l’articolo apparso sul Fatto Quotidiano. Il giornale, riguardo ai primi due mesi dell’Esposizione universale, ha pubblicato numeri molto inferiori a quelli riportati dal commissario unico: 1 milione e 800mila visitatori in meno di quelli dichiarati da Sala.



Nemmeno il consiglio d’amministrazione, dunque, può sapere la verità sugli ingressi al polo espositivo milanese. Dopo un accenno incerto ad un problema di tornelli bloccati e di computer in tilt per il caldo, Sala ha dichiarato: «La polemica del Fatto non mi riguarda».

«In alcune fasce orarie - ha aggiunto Sala - quando le code ai tornelli si allungano, o quando arrivano scolaresche o gruppi numerosi, faccio sospendere l’obliterazione elettronica per rendere più veloci gli ingressi». Conclusione: «I presenti non coincidono con i registrati». In questo modo, però, nessuno saprà mai quanti sono davvero i visitatori di Expo...

Il Fatto Quotidiano, in un articolo firmato da Gianni Barbacetto, si interroga sulla strana vulnerabilità elettronica dei tornelli («ma come li hanno progettati, visto che sono costati ben 4,8 milioni di euro? Non hanno previsto che d’estate fa caldo?»). Strano inoltre che Sala non tenga un conto preciso degli ingressi, dato che una parte dei suoi emolumenti è legata ai risultati ottenuti.

Ma ancor più strano e anomalo è il fatto che il commissario si assuma la responsabilità di sospendere il controllo elettronico ai tornelli, impedendo così alla società e ai suoi azionisti (governo, Comune di Milano, Regione Lombardia, Camera di commercio) di avere i numeri esatti degli ingressi e di mantenere un monitoraggio costante dei visitatori anche per ragioni di sicurezza.

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Alberto Lupini


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