Festival del Prosciutto di Parma Knam inaugurerà la 20ª edizione
21 luglio 2017 | 17:24
di Gabriele Ancona
«Sarà l’occasione per promuovere ulteriormente i valori di questo prodotto unico, naturale e privo di conservanti, frutto di dedizione e di grande manualità», ha spiegato a Milano, presentando l’evento, Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. Un’organizzazione di 150 aziende, tutte situate nella zona tipica di produzione, che continuano a utilizzare e custodire il metodo tradizionale di lavorazione seguendo lo stesso rigido disciplinare produttivo depositato all’Unione europea. Da annotare, che condizione essenziale per ottenere il Prosciutto di Parma Dop è che l'intera lavorazione, dalla trasformazione della materia prima al prodotto finito, avvenga in zona tipica: un'area estremamente limitata che comprende il territorio della provincia di Parma posto a sud della via Emilia a distanza di almeno 5 km da questa, fino a un'altitudine di 900 metri, delimitato a est dal fiume Enza e a ovest dal torrente Stirone.
Vittorio Capanna
«La filiera del territorio è importantissima - ha puntualizzato Simona Caselli, assessora all'Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna - in quanto esprime una valenza produttiva e culturale di primo piano nella valorizzazione del comparto turistico. A questo proposito abbiamo messo a punto la App “Via Emilia wine & food». Uno strumento di grande efficacia, globale, cassa di risonanza notevole anche per il Prosciutto di Parma e il suo Festival. «Parma - ha ricordato il sindaco Federico Pizzarotti - unica in Italia, ha ottenuto il marchio Unesco di “Città creativa per la gastronomia”, un riconoscimento che premia tutto il territorio e le sue numerose produzioni agroalimentari di eccellenza». Nel 2106 sono stati prodotti 9 milioni di pezzi di Prosciutto di Parma, di cui il 35% destinato all’esportazione.
Federico Pizzarotti
«Un prodotto che ci è invidiato in tutto il mondo - ha precisato Giordano Bricoli, sindaco di Langhirano - un nostro vanto che però deve essere anche conosciuto in profondità. Per questo il Festival ha organizzato “Finestre Aperte”, iniziativa che offre a tutti la possibilità di scoprire in prosciuttificio le fasi di lavorazione. A Langhirano, poi, la Cittadella del Prosciutto favorisce l’incontro con i produttori e momenti di degustazione in abbinamento con i prodotti del territorio». “Un panino al Parma” è una delle numerose iniziative pensate per esaltare questo classico matrimonio.
Per informazioni: www.festivaldelprosciuttodiparma.com
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