Vinitaly, 50 anni e grandi novità La fiera punta sul legame vino-cibo

04 febbraio 2016 | 15:27
Nell’anno del suo cinquantesimo, Vinitaly (dal 10 al 13 aprile 2016 - www.vinitaly.com), rafforza il legame fra vino e cucina. Lo fa, innanzitutto, chiamando per la prima volta sommelier di ristoranti stellati italiani ed esteri - si tratta di Vincenzo Donatiello, Giuseppe Palmieri, Diego Dequigiovanni, Tommaso Mascolo, Emily O’Hare, Andrea Briccarello e Pascal Tinari - a far parte delle commissioni di giudizio del nuovo Premio 5 Star Wines che prende il posto del Concorso Enologico Internazionale.

5 Star Wines, in programma dal 1° al 3 aprile, cambia la vecchia formula della competizione che assegnava medaglie d’oro, d’argento, di bronzo e gran menzioni diventando premio, con il riconoscimento di tutti i vini che raggiungeranno e supereranno i 90 punti. Consumatori e buyer potranno identificare a colpo d’occhio i vini premiati grazie al bollino in etichetta, con il punteggio rilasciato da Vinitaly.



Durante Vinitaly il legame tra vino e cibo si esalta attraverso gli appuntamenti consolidati con il Ristorante d’autore e il Self service d’autore. Prosegue così quel percorso che ha contraddistinto Vinitaly negli anni, cioè la scelta di promuovere i vini italiani valorizzando i territori di origine e la cultura agroalimentare, come un unicum che solo il nostro Paese può vantare.

Una scelta che trova pieno compimento nella sinergia di Vinitaly con Sol&Agrifood (www.solagrifood.com) ed Enolitech (www.enolitech.it), che si svolgono in contemporanea. Il primo offre una rassegna dei migliori prodotti agroalimentari e degli oli extravergine di oliva, il secondo mette in mostra il know-how che permette all’Italia di essere leader nella loro produzione e nell’export.

La vocazione business della fiera viene confermata da nuovi importanti investimenti realizzati per l’incoming di buyer dai più importanti e/o interessanti mercati al consumo, sia con finanziamenti diretti che con il contributo del Governo nell’ambito del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy, che ha l’Ice-Italian Trade Agency come ente attuatore.



Per i suoi primi 50 anni, Vinitaly cresce anche nelle infrastrutture, con l’ampliamento del padiglione 10, e riorganizza gli spazi espositivi, con il padiglione 8 che diventa “green” per effetto dello spostamento dei saloni specializzati Vivit e Vinitalybio e la grande collettiva della Fivi, la Federazione italiana dei vignaioli indipendenti. Nell’ambito di Vinitalybio, viene riproposta l’Enoteca Bio con tutti i vini biologici presenti a Vinitaly.

Infine, aumenta il numero di espositori esteri: tra questi un’ampia collettiva spagnola nel padiglione Vininternational. Per marcare sempre più nettamente la distinzione tra operatori professionali e wine lover, molte novità anche per Vinitaly and the City, che da fuori salone serale diventa un programma articolato di eventi fuori fiera, che coinvolgeranno la città e gli appassionati del bere bene.

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Alberto Lupini


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