Addetti del turismo, fateci fare una bella figura
12 marzo 2015 | 08:57
di Roberto Vitali
La cortesia, un sorriso, la disponibilità con il gesto e con la parola ad aiutare il visitatore che ha bisogno: sono cose che non costano nulla ma fanno la qualità nel settore turistico. La ristorazione e l’accoglienza italiana hanno ancora bisogno di imparare qualche particolare per mettere l’ospite a suo completo agio. Faccio un esempio perché è successo anche a me. Non va bene far aspettare troppo le persone accomodate al tavolo prima che qualcuno si faccia vivo a chiedere l’ordinazione. Nel caso del ristorante, deciso il menu, portati l’acqua e il vino, non è possibile lasciar passare 20-30 minuti prima di servire la prima portata. In questo caso il cameriere o chi per lui deve far arrivare al tavolo un piccolo fuori programma, offerto dal ristoratore, per ingannare l’attesa. Pochi lo fanno.
La conoscenza delle lingue, o almeno dell’inglese, è una cosa fondamentale e meno male che le giovani leve lo studiano a scuola. Un’altra qualità importante per una buona ospitalità è la trasparenza del prezzo. Già noi italiani abbiamo all’estero la nomea di approssimativi e - anche - di furbetti. Cari ristoratori e baristi, non giocate con i prezzi, magari approfittando di turisti non preparati. Non fateci fare l’ennesima brutta figura.
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Alberto Lupini