Amazon come TripAdvisor False recensioni e nessuna garanzia

13 ottobre 2015 | 11:41
La comunicazione sul web ha il potere di influenzare pesantemente l'opinione del lettore. Succede per i siti di informazione quotidiana, per i social network e anche per i portali che offrono dei servizi al consumatore basandosi sulle recensioni. Peccato che col tempo sia emerso sempre di più il fenomeno dell'astroturfing. Una pratica illegale che si basa su recensioni ingannevoli e false, che tendono a creare un'opinione positiva (o negativa) rispetto a un certo prodotto.



Succede nel caso di TripAdvisor, dove ogni giorno vengono pubblicate centinaia di recensioni, buona parte delle quali è purtroppo inventata. Un fenomeno che Italia a Tavola sta cercando di combattere da anni, per tutelare sia il consumatore ingannato che il ristoratore diffamato. Questi gli obiettivi della campagna #NoTripadvisor lanciata dalla nostra testata, a cui hanno già aderito centinaia di ristoratori. Siamo arrivati al punto in cui conta molto di più ciò che viene scritto su TripAdvisor a proposito di un ristorante, rispetto al commento di un cliente fatto a voce.

Ricordiamo che le accuse di false recensioni hanno portato TripAdvisor a entrare nel mirino dell'Antitrust, che ha così emesso una multa da 500mila euro per avere diffuso informazioni non veritiere sul web, che hanno potuto trarre in inganno il consumatore. Ma sebbene TripAdvisor dichiari di stare lavorando per risolvere questa “lacuna”, la situazione non è cambiata. Lo dimostrano le continue lamentele di ristoratori, che perdono ingiustamente di credibilità di fronte alla clientela.

Come TripAdvisor, anche Amazon, il colosso dell'e-commerce nato negli Stati Uniti, è preso d'assalto da falsi utenti che pubblicano recensioni “tarocche”. Anche il The Sunday Times ha approfondito la questione, sferrando un colpo basso ad Amazon. A dimostrazione dell'assenza di controlli su Amazon, l'edizione domenicale del quotidiano britannico Times ha prodotto un libro sul giardinaggio. Tra le sue caratteristiche: la brevità, l'assenza di un reale contenuto e la presenza di molti errori. Il libro è stato messo in vendita su Amazon e il The Sunday Times ha poi acquistato un pacchetto di false recensioni, tutte da 4 o 5 stelle. In pochi giorni il libro è balzato ai primi posti delle classifiche del sito di e-commerce.

Solo dopo che il giornale britannico ha pubblicato l'inchiesta, Amazon si è preoccupato di cancellare il libro e le relative recensioni. La prassi di Amazon in base alla quale accanto ad ogni recensione viene specificato se si tratta di un acquisto certificato, sembra dunque non essere sinonimo di garanzia totale. Per evitare che il web si trasformi in un Far West e per tutelare i ristoratori e chiunque venga danneggiato senza motivo sul web, Italia a Tavola con la collaborazione di una squadra di avvocati, ha chiarito come difendersi da chi commette relato di diffamazione.

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Alberto Lupini


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