Su Change.org una petizione per fare ritirare lo spot di McDonald's

14 aprile 2015 | 18:09
Dopo la protesta dei pizzaioli italiani che hanno urlato a gran voce la scorrettezza dello spot pubblicitario in cui McDonald's denigra la pizza, prende forma in maniera concreta la battaglia contro la catena di fast food. È Alfonso Pecoraro Scanio (nella foto), ex leader dei Verdi, che lancia una petizione su Change.org in cui invita Roberto Masi, amministratore delegato di McDonald's Italia, a ritirare lo spot, considerandolo un’offensa non solo per la pizza e ma per l’intero made in Italy (per firmare la petizione clicca qui). Riportiamo per intero la lettera di Pecoraro Scanio, precisando che Italia a Tavola sostiene la petizione, a tutela di uno dei tesori della gastronomia italiana.



Egregio Amministratore delegato,

da alcuni giorni imperversa sulle tv italiane uno spot del Suo gruppo che per pubblicizzare la Sua catena propone una pizzeria triste e grigia in bianco e nero, in cui un bambino - di fronte ai genitori e a un cameriere - rifiuta la proposta di una pizza, preferendo un'offerta di un menù della McDonald's: immediatamente, allora, l'ambiente si trasforma e si apre uno scenario allegro, luminoso e colorato.

Questa pubblicità comparativa, che mira a svalutare la pietanza più nota e amata del Made in Italy, sta giustamente provocando una crescente indignazione, perché - senza entrare nel merito delle tante critiche che i fast food raccolgono tra gli esperti di nutrizione - appare davvero increscioso che la McDonald's abbia iniziato questa campagna denigratoria proprio all'indomani della vittoriosa mobilitazione di oltre 300 mila persone, che attraverso una petizione su Change.org e sul territorio hanno portato alla candidatura Ufficiale da parte dell'Italia dell'arte dei Pizzaiuoli napoletani nella lista del patrimonio immateriale dell'umanità tutelato dall'Unesco.

Se aggiungiamo l'uso di un minore per affermare la discutibile disaffezione dei bambini italiani dalla pietanza invece più amata e popolare, capirà perché Le chiediamo di ritirare questo spot.

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Alberto Lupini


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