Concorso Carapelli tra arte e radici Quattro artisti sul podio

Tra i 1.720 partecipanti provenienti da 80 Paesi, il concorso Carapelli for art ha premiato Sergia Avveduti e Arturas Bumšteinas, tra i professionisti, e Silvia Bertoldo e Carlos Casuso per gli studenti

30 settembre 2020 | 16:20
Quattro opere per altrettanti vincitori. Si è concluso con la proclamazione degli artisti prescelti dalla giuria la terza edizione di Carapelli for Art 2020, il concorso promosso da Carapelli Firenze, azienda con oltre 120 anni di esperienza nell’arte olearia e da sempre impegnata nel sostegno alla cultura. Per la Categoria Open - aperta agli artisti professionisti - vincono Sergia Avveduti (con l’opera scultorea “Freccia Esplosa”) e Arturas Bumšteinas (con l’installazione “Navigations”); per la Categoria Accademia - rivolta agli studenti – premiati Silvia Bertoldo (con la scultura “Funambolo”) e Carlos Casuso (con l’opera pittorica “X-About credit and debt”).

Arturas Bumšteinas, Navigations

Assegnate, inoltre, due menzioni speciali a Valerio Veneruso (per la categoria Open) e Max Mondini (per la categoria Accademia).
A esprimersi sulle opere candidate Elisa del Prete (curatrice), Matteo Innocenti (curatore), Massimiliano Tonelli (direttore editoriale Artribune), Gabriele Tosi (curatore).

Registrati, anche quest’anno, numeri molto positivi, che testimoniano la vivacità e l’appeal dell’arte nonostante un periodo difficile come quello appena trascorso. Sono stati infatti 1.720 i partecipanti provenienti da 80 Paesi diversi che hanno deciso di mettersi alla prova con la realizzazione delle proprie opere. Positivi anche i risultati raggiunti in termine di engagement e condivisione dei contenuti social, con oltre 6mila follower sui canali ufficiali del concorso.

Carapelli for art è un progetto che testimonia l’impegno di Carapelli Firenze in un percorso di valorizzazione dell’autenticità e della tradizione, con un occhio sempre attento alle tendenze attuali e alle nuove forme di comunicazione.

Il tema scelto su cui gli artisti sono stati chiamati ad interpretare le loro opere è stato “Radici. Le radici ci tengono saldi a terra, offrono sicurezza, permettono la crescita personale e trasmettono la forza per farci crescere in altezza; sono la nostra identità, storia, tradizione a livello individuale e collettivo. Rendono possibile ogni forma di scambio poiché la loro forza è inclusiva”.

Nell’arte, i significati semantici della parola “radici” possono essere numerosi: possono rappresentare il rapporto con la propria origine, il carattere ricorrente di una ricerca, il legame saldo con una materia o un'idea, l'elemento primo e necessario di un processo. Anche per Carapelli Firenze le radici rappresentano un elemento fondamentale e imprescindibile, poiché permettono all’ulivo di ancorarsi al terreno, di sostenere il resto della pianta, di fornire acqua e nutrimento, determinando così la crescita del frutto.


Silvia Bertoldo,  “Funambolo”

La grande novità di questa edizione 2020 è però rappresentata dalla modalità presentazione dei vincitori che avverrà sui canali social di Carapelli for art, in attesa di poter organizzare l’evento finale con l’esposizione delle opere vincitrici alla presenza degli artisti finalisti. Già a partire da questa settimana, infatti, verranno rilasciati contenuti speciali che racconteranno i tratti salienti di questa terza edizione, approfondimenti sulle opere vincitrici e contenuti extra da parte dei finalisti premiati.

L’edizione di quest’anno ha visto crescere il numero delle partnership, fra cui la nuova collaborazione con la prestigiosa Accademia Rufa di Roma. A fronte di un montepremi complessivo di 12 mila euro, le opere entreranno a fare parte della collezione privata Carapelli.

«Siamo orgogliosi di come Carapelli for art continui a dimostrarsi un concorso di rilievo, accreditato nel mondo dell’arte, come dimostrato dal grande numero di candidature ricevute anche per questa edizione. Inoltre, il progetto testimonia la volontà di Carapelli Firenze di proseguire il proprio percorso nella valorizzazione dell’autenticità e della tradizione - commenta Roberto Sassoni, general manager business unit Italia di Carapelli - Il supporto agli artisti, per offrire loro visibilità e riconoscimenti, e alla cultura italiana, in un periodo così particolare, rappresentano un obiettivo ambizioso e allo stesso tempo prezioso, che non vogliamo smettere di perseguire. Per questo, siamo già al lavoro nell’organizzazione della quarta edizione, prevista per il prossimo anno».

Per informazioni: www.carapelliforart.it

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Alberto Lupini


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