Confapi UnionAlimentari guarda avanti «L’alimentare necessita di scelte chiare»

Il presidente di Confapi UnionAlimentari Antonio Casalini vuole incontrare il ministro alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e l’assessore lombardo all’agricoltura Fabio Rolfi per fare il punto della situazione . L’obiettivo è quello di capire verso quale direzione si andrà nell’immediato futuro

15 giugno 2018 | 16:23
di Renato Andreolassi
«Più che contenti - ha detto Antonio Casalini - siamo in attesa dì capire esattamente gli obiettivi del nuovo assessorato regionale al cibo e all'agricoltura». La richiesta di incontro giungerà in via formale tramite due lettere che il presidente invierà al più presto.



Casalini è esplicito: «Come operatori del settore alimentare - ha detto - vogliamo capire quali sono le competenze che spesso sono divise con l'assessorato allo sviluppo economico. Certo, ci vuole più responsabilità verso il cibo e l'alimentazione per tutelare il Made in Italy. La nostra filiera industriale utilizza le materie prime che provengono dal mondo agricolo che trasformiamo e portiamo sul mercato, al consumatore. Ma i ruoli e le funzioni, rispetto all'agricoltura, sono ben diversi. Nulla da eccepire sulle persone che hanno dimostrato di voler realmente affrontare le tematiche del settore, tant'è che auspichiamo anche un incontro fra gli assessori lombardi Rolfi e Mattinzoli - Sviluppo economico - per evitare contrapposizioni. L'industria alimentare ha bisogno di scelte chiare, veloci e certe».

L'assessorato al Cibo, in condominio con quello all'Agricoltura e il Sistema dei parchi e delle foreste, è stato fortemente voluto al nuovo presidente lombardo Attilio Fontana. Rappresenta una sfida per tutti, soprattutto in Lombardia dove l'industria alimentare della trasformazione fa da traino a molti comparti.


Antonio Casalini

«Abbiamo bisogno di discutere con gli amministratori nazionali e locali - rimarca Casalini - prima di prendere decisioni che rischiano di essere in contrasto con le direttive dell'Unione Europea. Il caso emblematico è quello rappresentato dalla etichettatura della pasta e dei pomodori. Se vogliamo tutelare i nostri prodotti di qualità dobbiamo agire di concerto e remare tutti nella stessa direzione rispettando ruoli e competenze. Il cibo è fondamentale per la nostra vita ma anche per il futuro delle piccole e medie imprese che rappresentiamo, ben 2400».

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Alberto Lupini


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