Grani antichi, non solo una moda La genuinità piace, cresce il consenso

Da semplice mercato di nicchia, prerogativa quasi esclusiva di agronomi e ricercatori, le varietà antiche di grano hanno via via conquistato il mercato diffondendosi sempre di più sulle nostre tavole

27 giugno 2018 | 11:32
di Rosanna Ojetti
Che sia solo una moda o una scelta salutistica consapevole, è indiscusso che i grani antichi siano uno dei trend più attuali del settore alimentare. Alla domanda cosa si intenda esattamente per “grani antichi” hanno cercato di rispondere esperti provenienti da 31 Paesi che per tre giorni si sono riuniti a Bologna in occasione della First International Conference of Wheat Landraces Food Systems. Una prima conferenza internazionale sui grani antichi.



Per varietà di grano antico generalmente si intende una varietà che non ha subito processi di ibridazione che, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, hanno introdotto varietà moderne di grano con una maggiore resa e migliorate proprietà tecnologiche, ma spesso con qualità nutrizionali inferiori.

Promossa da Kamut e Alma Mater Studiorum – Università di Bologna con il patrocinio di Mipaaf (ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali) Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Sia (Società italiana agronomi), la conferenza ha richiamato una platea eterogenea non solo dal punto di vista geografico e culturale, ma anche professionale. Accanto a scienziati, agronomi e biologi, ma anche agricoltori, panificatori e dirigenti del settore alimentare, hanno contribuito al dibattito sui grani antichi tra ricerca, salute, nutrizione e sistemi di agricoltura alternativa, sostenibilità e nuove prospettive di mercato.


Bob Quinn

La conferenza era composta da sei sessioni. Nella “Wheat” è stato valorizzato il lavoro di diversi agricoltori di varie parti del mondo che conservano la vasta varietà di “landraces” (popolazioni eterogenee di varietà antiche di grano) esistenti per evitare che scompaiano . Nella sessione “Economic and Market Perspective” varie testimonianze hanno dimostrato come i grani antichi possano promuovere nuove economie e sinergie tra agricoltori e produttori locali. Infine, nella sessione “Nutritional and Medical Considerations” gli studi presentati hanno confermato le superiori qualità nutrizionali e salutistiche rispetto ai grani moderni.

Nata da un’idea di Bob Quinn, pioniere del biologico e presidente di Kamut International Itd e Kamut Enterprises of Europe bvba, la prima conferenza internazionale sui Grani Antichi ha rappresentato un’occasione per approfondire un tema sempre più presente nella cultura salutistica, dalla produzione di alimenti e aromi, al benessere, alla medicina.

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