Olimpiadi, candidatura Milano-Cortina Il numero di turisti raddoppierebbe

Milano-Cortina 2026: anche per il turismo si prospettano importanti ricadute. Si respirava aria di grande ottimismo sabato scorso a Cortina in occasione della presentazione della candidatura alle Olimpiadi invernali

21 gennaio 2019 | 15:45
di Lina Pison
«La montagna veneta è cresciuta del 5-6% negli ultimi 4 anni - ha spiegato l’assessore al turismo del Veneto Federico Caner - io credo che con questo evento e con gli investimenti nei nuovi impianti sciistici andremo al raddoppio di questa cifra». L’esempio di Milano fa ben sperare con l'effetto Expo che continua a registrare una crescita di turisti a più di tre anni di distanza dalla fine dell’evento espositivo. E per la montagna veneta, martoriata dagli eventi calamitosi dei mesi scorsi, sarà «un’occasione di riscatto».



Il dossier è stato depositato al Comitato olimpico internazionale l’11 gennaio scorso. Il progetto vanta alti livelli di sostenibilità economica e ambientale. Questo, peraltro, chiedeva la riforma Agenda 2020 voluta dal presidente del Cio, Thomas Bach, per rendere meno gravose e più appetibili le candidature. Per le Olimpiadi invernali 2026 targate Milano-Cortina c’è ancora un ultimo ostacolo: la candidatura di Stoccolma. Il verdetto sull’assegnazione finale dei Giochi arriverà il prossimo 24 giugno a Losanna (Svizzera).



Per sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, l’Italia ha tutte le carte in regola per poter battere la Svezia: «L’abbinamento Milano-Cortina è vincente. Siamo al centro dell’Europa con Milano, la città meglio rappresentata a livello internazionale, da una parte, Cortina e le Dolomiti, patrimonio mondiale dell’umanità, dall’altra». «Cortina - ha aggiunto - è una città che vive di neve e di ghiaccio, che ha ospitato le Olimpiadi del 1956 e anche oggi, con la Coppa del mondo di sci, ha dimostrato le proprie capacità organizzative in occasione di importanti eventi internazionali».



Sulla questione dei posti letto l’assessore al turismo del Veneto ha precisato: «È vero, i posti letto non sono tanti. Noi contiamo di utilizzare non soltanto quelli di Cortina, ma anche del Bellunese e del Trentino-Alto Adige collegando le località attraverso una mobilità sostenibile». Caner è tornato poi a parlare del Treno delle Dolomiti per raggiungere da Calalzo (dove oggi il treno si ferma) Cortina e la Val Pusteria: «Ci stiamo lavorando», ha dichiarato.



«Il coinvolgimento di più località, ciascuna con il proprio carattere, è una sfida - ha spiegato Flavio Roda, presidente Fisi. In Italia abbiamo tante stazioni di altissimo livello tecnico e questo ci garantisce la buona riuscita di un evento di questa portata, da ogni punto di vista».

Una candidatura quella lombardo-veneta che parte dal territorio. Secondo un sondaggio del Cio, l’83% dei cittadini di Milano è favorevole ai Giochi. «Expo - ha detto Roberta Guaineri, assessore allo sport del Comune di Milano - è stata una grande occasione per far conoscere una città che ha dimostrato di essere in grado di organizzare grandi eventi, senza far percepire ai cittadini l’ansia da organizzazione. Crediamo molto nel coinvolgimento del pubblico: senza il supporto della cittadinanza non può esserci successo».

«Questa candidatura è partita con un sogno - ha concluso Antonio Rossi, sottosegretario ai grandi eventi sportivi della Regione Lombardia - e da un sogno di più persone è diventato un progetto. Ora il progetto è stato consegnato e, come gli atleti sanno fare, si lavorerà per raggiungere l’obiettivo. La nostra strada è precisa e, qualora ci fossero assegnate le Olimpiadi, sapremo quali passi fare».

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Alberto Lupini


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