Salpare e approdare, solcando le rotte del Mediterraneo con Volotea

17 maggio 2016 | 16:16
di Vincenzo D’Antonio
Fortunati coloro i quali, alla domanda «Dove sei nato?», possono rispondere «Sono nato in Mediterraneo». Il sentirsi a casa propria quale che sia il lembo costiero (ma non solo costiero) dove abbiamo visto la prima luce, posto che l'ambito sia quello delimitato dallo stretto di Gibilterra ad Ovest, al Bosforo ad Est. «Da Marsiglia ad Istanbul» per dirla con i versi di una poesia. Navigare il Mediterraneo, da sempre. E adesso, laddove ai porti si sostituiscono gli aeroporti, commutare i giorni di navigazione in ore di volo e low cost, no frills, esplorare la nostra culla per conoscere meglio il nostro passato allo scopo di vivere meglio il nostro presente.



Con Volotea si può. Molto smart il posizionamento di questa agile e giovane compagnia aerea. L'individuazione di aeroporti ben più grandi di quelli considerati minori (figli di un Icaro minore) ma ben più piccoli e felicemente meno intasati di quelli al top dei traffici europei. Voli diretti a disegnare la rete magliata del Mediterraneo. Point to point. E così si abilita il turismo, quello affari (target ancillare) e quello leisure (target principale).

Idealmente poniamo scalo di partenza il city airport di Napoli. Quanto dista Capodichino da Napoli? Niente! Si può rispondere così? Sì deve rispondere così! L'aeroporto è dentro la città, più city airport di così… E da Napoli, facile veloce ed economico, ancorché molto confortevole, raggiungere l'isola dei Sardi (aeroporto di Cagliari). Altrettanto facile, veloce ed economico raggiungere il punto di giunzione, la cerniera storica ed attuale tra il Mediterraneo e la Mitteleuropa, la bellissima Trieste. E la Francia servita attraverso collegamento con il suo porto più affascinante, così tanto reso famoso da letteratura e dal cinema: Marsiglia. Melting pot anche culinario questo tra Napoli e Marsiglia: interpretazioni differenti, entrambe ghiotte, della zuppa di pesce.

E poi, dalla Magna Grecia alla Grecia! Quale epica poesia: Ischia, l'antica Pithecusa, colonia greca, vista dall'alto appena in fase di decollo allorquando si vira verso Est per raggiungere le gemme di quel diadema composito costituito dalle meravigliose isole greche. Da Napoli si raggiuge Creta, dove caldamente si raccomanda soggiorno non breve, affinché si possa diventare temporaneamente cretesi e pregustare perciò cosa è il Paradiso.

E ancora Mykonos e Santorini, quando anche la nightlife diviene ambita. E poi l'esplorazione delle Sporadi, nella parte settentrionale del mare Egeo. Qui lo scalo aeroportuale è Skiathos. L'isola da non perdere, ben sapendo che quando la si lascia ci si commuove, è Alonissos. Alonissos, ancora poco conosciuta, è luogo dell'animo ancor prima di essere la piccola isola meravigliosa che essa è. Spegnere i cellulari e dismettere l'orologio. Ad Alonissos l'orologio non serve. Anzi, meglio, serve non averlo. Qui c'è il tempo.

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Alberto Lupini


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