La 2ª Settimana della Cucina italiana Martina: La nostra identità nel mondo

Inizia oggi la 2ª edizione della Settimana della Cucina italiana nel mondo, promossa dai ministeri delle Politiche agricole e degli Affari esteri, un progetto che mira ancora una volta alla promozione del Made in Italy e a potenziare distribuzione e commercio dei prodotti dell'agroalimentare italiano

20 novembre 2017 | 15:10
Inoltre, il piano strategico del turismo 2017-2022 prevede anche di dare rilievo ai territori meno conosciuti.



Quindi mille, come già era stato annunciato alla presentazione ufficiale dell'iniziativa, gli eventi previsti per quest'anno, e 296 le sedi diplomatico-consiliari coinvolte: dagli Stati Uniti alla Cina, dal Brasile al Giappone, passando per il Canada, gli Emirati Arabi Uniti e la Russia. Ci sono seminari e conferenze in programma, così come incontri con i cuochi, degustazioni, momenti di promozione commerciale, corsi di cucina, film dedicati e documentari legati al cibo, e ancora convegni, concerti, corsi di lingua e mostre fotografiche.

«Far conoscere la nostra distintività - afferma il Ministro Maurizio Martina - è un obiettivo cruciale dell’impegno di questa settimana. Abbiamo coinvolto cuochi, produttori, esperti per raccontare al meglio qualità, sostenibilità, sicurezza alimentare che stanno dietro ai nostri prodotti. Vogliamo essere sempre più vicini alle imprese che guardano al mondo per dare loro nuove opportunità sui mercati. Per questo serve anche formare i consumatori, aiutarli a riconoscere il Made in Italy autentico. Gli ultimi dati sull’export agroalimentare, che in 9 mesi quest’anno ha raggiunto quota 29,8 miliardi di euro, dimostrano l’importanza di saper fare squadra all’estero. Un percorso avviato con Expo Milano 2015 e che si collega all’impegno politico ribadito al G7 dell’agricoltura di Bergamo. Andiamo avanti allora con passione e coraggio per affrontare queste nuove sfide in mercati aperte con regole giuste».

I focus della seconda Settimana della Cucina italiana nel mondo
  • Cucina e vino di qualità;
  • Tutela e valorizzazione dei prodotti a Denominazione protetta e controllata insieme ad azioni di diffusione dei metodi italiani di protezione dei marchi che sviluppino iniziative di contrasto al fenomeno dell'italian sounding;
  • Promozione degli itinerari enogastronomici e turistici regionali;
  • Attenzione alla formazione nel settore alberghiero per sviluppare collaborazioni di lungo periodo tra cuochi italiani e locali;
  • Sostegno alle candidature dell'Arte dei Pizzaiuoli napoletani e del sito Le colline del Prosecco a Valdobbiadene a Patrimonio Unesco;
  • Sostegno alle produzioni tipiche delle regioni colpite dal terremoto.

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Alberto Lupini


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