Tassa di soggiorno, mano pesante In Liguria e a Jesolo rincari e sanzioni

Il periodo clou per il turismo nelle località marittime italiane è ancora molto lontano, ma nelle aule dei consigli comunali la questione “tassa di soggiorno” è già bollente in vista della stagione estiva 2018 . La Liguria prepara modifiche e sanzioni molto pesanti per chi sgarra, ma anche a Jesolo (Ve) non si scherza

23 novembre 2017 | 11:51
Nelle scorse settimane avevamo parlato della situazione in provincia di Savona, con 9 comuni rinomati per soggiorni turistici che avevano deciso - non senza polemiche - di introdurre 1,50 euro di tassa a persona a partire da dopo Pasqua 2018. A ruota si erano messi anche i sindaci di tre gioielli genovesi della riviera di Levante - Portofino, Santa Margherita e Rapallo - che avevano proposto 4 euro di tassa al giorno per cliente negli alberghi a 5 stelle, 3 euro in quelli a quattro stelle, 2 euro in quelli a tre stelle, 1 euro in quelli a due ed una stella, da 50 centesimi a 1,50 euro nelle strutture extralberghiere.


Portofino

Sono esentati in questa proposta i turisti con meno di 15 anni e per i gruppi coltre le 15 persone si prevede uno sconto del 50%. La notizia di oggi è che sono state anche rese note le sanzioni da infliggere agli albergatori “furbetti” che non versino la tassa riscossa. Da pochi euro (il minimo è 12) si va fino ad una cifra da mani nei capelli: 500 euro.

Dalla Liguria al Veneto la situazione cambia poco perché anche a Jesolo l’amministrazione comunale ha proposto la mano pesante: sono state infatti raddoppiate le tariffe per gli hotel a 5 stelle, passate da 2 a 4 euro. Quelle per i quattro stelle passeranno da 1,5 a 2,50 euro e quelle per i tre stelle da 1 a 1,50 euro. A crescere sono anche gli importi per gli alberghi a due stelle e una stella che passeranno da 0,60 e 0,50 a 1 euro. Uguale l'aumento previsto per i campeggi e gli appartamenti che avranno tutti delle tariffe unificate a un euro.


La spiaggia di Jesolo

Stretta anche sulle tempistiche perché l'imposta verrà pagata già dal primo maggio fino al 30 settembre, quindi con un mese di anticipo rispetto a quanto è avvenuto fino ad ora. Quale influenza avranno questi rincari sull’afflusso di turisti nel 2018? Non resta che stare a guardare.

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Alberto Lupini


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